Fino al 31 marzo 2022 l’asfalto delle strade di Roma continuerà ad essere percorso dagli autobus turistici Euro 3 ed Euro 4. Si tratta di un “piccolo” rinvio che non rallenta l’impegno del Campidoglio – e delle stesse aziende del trasporto turistico capitolino – verso una mobilità sostenibile.

La richiesta degli operatori del settore al Comune di Roma, accolta dalla Prefettura, verteva sul concedere del tempo ai titolari di attività di trasporto pesantemente colpiti dal crollo del turismo causa pandemia di Covid-19, per riprendere almeno in parte le attività soppresse per mesi. Questa proroga non offusca l’impegno della categoria verso la transizione ecologica con l’ammodernamento del proprio parco mezzi, in linea con il provvedimento della capitale, ma permette alle società, rimaste ferme per mesi, di recuperare almeno parzialmente le perdite economiche subite e di non tagliare posti di lavoro.

«Ringrazio il Presidente e tutti gli organi direttivi dell’Anav per il pronto supporto mostrato sulla vicenda e mi auguro davvero che gli effetti della nostra azione, seppur giunti con forte ritardo, abbiano potuto favorire operatori in maggiore difficoltà», ha commentato Emanuele Orlando Desideri, Amministratore Delegato della Green Line Tour S.p.A, che ha aggiunto: «Quando era da poco terminato il primo lockdown che cambiò l’Italia e il mondo, molti manager di aziende turistiche, tra le più colpite, erano consapevoli che tornare a fare impresa e rivedere profitti sarebbe stato un miraggio lontano. Una proroga al divieto di circolazione dei mezzi euro3fap/euro4 pensavamo fosse in qualche modo un atto dovuto da parte della Pubblica Amministrazione a tutela anche dei lavoratori delle imprese, dal momento che sarebbe divenuto insostenibile per queste rinnovare nell’immediato i mezzi più vetusti della propria flotta».

È datata fine luglio 2020 la richiesta di Desideri al sindaco Virginia Raggi e al presidente dell’Assemblea Capitolina per intervenire con urgenza disponendo la sospensione della disposizione che avrebbe reso impossibile la ripresa di molte aziende operanti nel trasporto turistico nella città di Roma. Il ricorso al Tar, giunto dopo un sollecito e anche una nota Anav Lazio, ha portato al riconoscimento il 23 agosto 2021 delle richieste degli operatori con il rinvio al 31 marzo 2022 della restrizione.

«Siamo dovuti necessariamente ricorrere al Tar per perorare una giusta causa Il Tribunale ha infatti accolto la domanda di accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato da Roma Capitale e ha nominato quale commissario ad acta il Prefetto di Roma per l’eventualità che questa non provveda», ha chiosato Desideri.

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