Roma bus turistici via della conciliazione - fotografo: Benvegnù-guaitoli-lannutti

Anitrav, Federnoleggio e Uniti per l’Italia hanno indetto per lunedì prossimo (28 novembre) una mobilitazione contro il blocco all’accesso dei bus turistici al centro di Roma. Le organizzazioni nazionali di categoria che rappresentano imprese nel campo del trasporto viaggiatori dichiarano battaglia all’ammininistrazione Raggi.

Secondo i dati Enit (agenzia nazionale per il turismo italiano), 14 milioni di turisti sui 19 milioni che hanno visitato Roma nel 2015 hanno utilizzato autobus turistici. In un intervista a Ferpress, i rappresentanti delle tre associazioni chiariscono la propria posizione: «Il blocco dell’accesso dei bus turistici creerà un disastro alla filiera del turismo, che provocherà il fallimento di molti operatori e di molte aziende di trasporto, la perdita del posto di lavoro di oltre 4.000 persone e un danno economico diretto ed indiretto sul turismo in genere. Secondo le nostre stime parliamo di perdite pari a oltre 1 miliardo di euro e del conseguente danno erariale». Attualmente, inoltre, «la tassazione è troppo elevata: un gruppo di 50 persone è costretto a pagare, utilizzando solo un bus ed una struttura alberghiera media di 4 stelle, 460,00 euro al giorno solo di tasse turistiche, mentre per esempio la vicina Spagna non prevede tassazione. Il problema è quindi che il prodotto Italia non si vende a causa di questa tassazione spropositata e non siamo competitivi a livello europeo». Altra problematica annosa, i permessi: «il comune di Roma ha rilasciato 1.300 permessi ztl ad operatori stranieri, a fronte di oltre 2100 licenze rilasciate dallo stesso comune per esercitare il servizio di noleggio pullman con obbligo di rimessa nel comune. Questo significa che per avere una licenza di noleggio del comune di Roma, l’amministrazione ti obbliga ad avere il rimessaggio dentro la città ma poi non rilascia permessi in misura sufficiente per lavorare. Quindi di fatto ti autorizza all’esercizio, ma non ti dà la possibilità di uscire dal garage».

Ora le associazioni intendono passare alle vie di fatto: «abbiamo deciso di scendere in piazza inizialmente in via amichevole; se nessuno ascolterà le nostre ragioni saremo più incisivi ed a breve termine scatterà un coordinamento a livello nazionale. La Prefettura ci ha concesso per lunedì 28 novembre una manifestazione che organizzeremo in Via Capitan Bavastro proprio mentre si discuterà negli uffici dell’assessorato la nostra tematica»

(foto: Corriere della sera)

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