Roma, lanciano sassi contro bus Atac: autista ferito
La Polizia sta indagando per rintracciare i responsabili della sassaiola. Una pratica che sta diventando sempre più frequente
Sassi contro autobus in corsa: un tristissimo fenomeno, che ha i suoi prodromi negli anni ’80 quando adolescenti annoiati presero a bersagliare casualmente autovetture dai cavalcavia (pratica che poi, a più riprese, prosegue ancora oggi, con fatti di cronaca nera annessi), e che purtroppo sta attanagliando la capitale da diverso tempo. L’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto nella tarda serata dello scorso weekend a Roma, quando quattro minorenni, dopo essere scesi dal bus Atac 051 su cui stavano viaggiando, hanno iniziato a prenderlo a sassate.
Roma, sassi nella notta contro i bus
La sassaiola, che è iniziata nei pressi di via Macomer, in zona Colle del Sole, qualche minuto dopo la discesa dal mezzo, ha investito la carrozzeria e i vetri. L’autista, che aveva abbassato il finestrino a lato della postazione per far desistere i ragazzi dal gesto irresponsabile e pericoloso, è stato purtroppo colpito al volto da una delle pietre lanciate, che lo ha ferito. Il 118, arrivato prontamente sul posto dopo la chiamata al Numero Unico per le emergenze, ha medicato il malcapitato conducente. Occorsa in loco anche la Polizia che ha subito iniziato le indagini per rintracciare il branco di vandali, nel frattempo dileguatosi per le campagne romane.
Una situazione complicata
Tuttavia quello avvenuto a Colle del Sole nei sobborghi della capitale è solo l’ultimo di una lunga sequela di atti vandalici che hanno investito i bus Atac e che stanno contribuendo a creare un clima di insicurezza tra i conducenti. Sempre domenica un senzatetto aveva lanciato bottiglie di birra contro un bus in movimento, che ha proseguito la corsa anche perché l’autista ne era uscito illeso. Invece nella serata di martedì 17 agosto era stata un’altra sassaiola a costringere l’interruzione della linea 981. Anche se Atac ha rassicurato circa le misure di sicurezza intraprese per garantire lo svolgimento del servizio nelle migliori condizioni possibili, i sindacati sono sul piede di guerra. La situazione è stata definita “insostenibile”, tanto rendere “necessario l’intervento del Prefetto”.