«Grazie a un accordo fra Atac, Atm e Anm, entro il 2030 a Roma avremo oltre 1000 bus elettrici, di cui almeno la metà entro la scadenza del Pnrr al 2026, più la realizzazione di nuove rimesse e parziale riconversione ad alimentazione elettrica dei depositi esistenti. Il tutto secondo il Programma del Mims da 5,5 miliardi di euro».

Pietro Calabrese, Vicesindaco con delega alla Città in movimento di Roma Capitale

A dirlo, anzi a scriverlo su Facebook è Pietro Calabrese, Vicesindaco con delega alla Città in movimento di Roma Capitale. Lo stesso Calabrese, sempre dalla propria pagina di Facebook si toglie qualche sassolino. «Alla Lega che straparla e solleva polemiche senza senso, ricordo che si tratta di forniture finanziate per le sostituzioni delle flotte diesel delle aziende italiane di tpl, a cui Atac e Roma Capitale aggiungeranno i finanziamenti già in bilancio per proseguire nell’acquisizione di vetture in grado di garantire la totale sostituzione della flotta ogni 10 anni, quindi con almeno 150/200 bus nuovi ogni anno.

«Considerando gli oltre 900 bus già acquisiti da noi in soli 5 anni, mentre gli espertoni del passato sono stati talmente rapaci da lasciare nelle casse di Atac 1,3 miliardi di debiti, adesso, chi glielo dice ai più rapaci di tutti del centrodestra romano, che solo dal 2008 al 2013 hanno solo aggiunto 500 milioni di debiti, e un numero di bus nuovi talmente irrisorio che al nostro arrivo la flotta aveva un’età media di 12 anni, con la maggior parte dei mezzi vecchi di 20 anni

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