“Rimessamento”, cosa cambia tra chi fa noleggio e chi tpl
Essere autista di noleggio o lavorare nel trasporto pubblico locale non è la stessa cosa, anzi, sono quasi due mondi diversi. Chi fa questo mestiere lo sa bene: esistono differenze sostanziali nelle regole lavorative, negli orari e nelle mansioni extra richieste. La scelta tra queste due strade dipende dalle aspettative personali di ogni autista. Parlare […]

Essere autista di noleggio o lavorare nel trasporto pubblico locale non è la stessa cosa, anzi, sono quasi due mondi diversi. Chi fa questo mestiere lo sa bene: esistono differenze sostanziali nelle regole lavorative, negli orari e nelle mansioni extra richieste. La scelta tra queste due strade dipende dalle aspettative personali di ogni autista.
Parlare di “fatiche del noleggio” potrebbe sembrare esagerato, soprattutto se consideriamo che molti autisti sviluppano un legame quasi simbiotico con il proprio autobus. E soprattutto se non prendiamo in considerazioni le “fatiche del tpl”. Ciò detto, per alcuni la dinamicità del noleggio è un valore irrinunciabile, mentre altri scambierebbero volentieri l’incertezza e la fatica per le certezze e gli orari più regolari del tpl. Ma una delle differenze più evidenti si manifesta alla fine della giornata lavorativa, quando si rientra in rimessa.
Un lavoro senza fine
Nel noleggio, spesso e volentieri, il turno non si chiude con lo spegnimento del motore .Dopo aver contato i minuti della scheda, l’autista deve occuparsi del “rimessamento” del mezzo: pulizia interna, rifornimento di gasolio e AdBlue, lavaggio esterno. Il pullman deve essere pronto per il giorno successivo, sia esso un servizio leggero o un’altra lunga trasferta. Se il veicolo dovrà trasportare un gruppo turistico, la pulizia dovrà essere ancora più accurata.
Il risultato? L’autista torna a casa almeno un’ora dopo l’arrivo in deposito. Alcune aziende si limitano a chiedere la rimozione dello sporco più visibile, mentre altre pretendono addirittura che venga passata la cera sul pavimento. E il compenso? Generalmente si aggira intorno ai 10 euro giornalieri, ma c’è chi addirittura non retribuisce affatto questa attività, limitandosi a sguardi di disapprovazione se l’autista si allontana senza eseguire le operazioni ufficiose richieste.
Le competenze richieste non si fermano alla pulizia: il controllo dei livelli dei liquidi e delle cinghie rientrano tra le attività extra che devono essere eseguite personalmente dall’autista. Alcune società dispongono di personale addetto al rimessamento, ma sono poche, altre lasciano tutto sulle spalle di chi guida. E solo gli interventi più delicati sono affidati al meccatronico.
Trasporto pubblico: guida senza sorprese?
Chi lavora nel trasporto pubblico locale segue regole diverse. Al rientro in deposito, l’autista parcheggia il mezzo nello spazio assegnato e può immediatamente andarsene a casa. La pulizia del bus è affidata al personale preposto e, in qualche realtà, c’è l’accordo di effettuare solo il gasolio. Un vantaggio di non poco conto…
La testimonianza di un autista di noleggio
Giovanni, autista cinquantenne che lavora per una piccola società nella provincia est di Milano, racconta la sua esperienza: «I telecomandi del cancello automatico erano contati e io non ne avevo uno. Dopo una giornata di lavoro, arrivato in rimessa, dovevo usare una chiave per aprire la ringhiera automatica e poi spostare a mano le grosse ante per entrare con il bus. Era faticoso, e se i binari non erano ben ingrassati, diventava un’impresa. Dentro il deposito era buio: per accendere le luci dovevo raggiungere un quadro elettrico, facendo attenzione a non sbattere contro qualche ostacolo, dato che il capannone era usato anche come magazzino. Ma questo era solo l’inizio. C’era ancora da aspirare e lavare l’interno del pullman. La pulizia è un tema controverso: molti sostengono che dovrebbe essere retribuita, ma spesso non lo è. E se provi a far valere il tuo tempo, non tutti vogliono sentir parlare di disponibilità extra o compensi aggiuntivi. Alla fine della giornata, il momento in cui riesci a tornare a casa cambia radicalmente, e con esso le poche ore di sonno prima del prossimo turno»
Noleggio o tpl, flessibilità o sicurezza?
Alla fine, la decisione tra noleggio e tpl dipende dalle priorità personali di ogni autista. Preferire l’avventura, la varietà e il rapporto speciale con il proprio mezzo oppure optare per la certezza degli orari e meno impegni seppur con le stesse responsabilità? Insomma, un ritorno a casa garantito e senza sorprese è un particolare di non poco conto che anche le aziende che svolgono, oltre al TPL, servizi misti come noleggio e linee interregionali possono garantire al proprio conducente.
di Cristian Guidi