Rampini volta pagina. Parola del nuovo dg Fabio Magnoni. A barra dritta sull’elettrico
DI SEGUITO, UN ESTRATTO DEL SERVIZIO PUBBLICATO SU AUTOBUS DI APRILE 2019 Un’azienda che cambia pelle, che si evolve e guarda al futuro. È questa la Rampini di oggi, una realtà industriale «in corso di trasformazione che sta gettando le basi per un’importante cambio generazionale». A dichiararlo è Fabio Magnoni che dal primo gennaio […]
DI SEGUITO, UN ESTRATTO DEL SERVIZIO PUBBLICATO SU
AUTOBUS DI APRILE 2019
Un’azienda che cambia pelle, che si evolve e guarda al futuro. È questa la Rampini di oggi, una realtà industriale «in corso di trasformazione che sta gettando le basi per un’importante cambio generazionale». A dichiararlo è Fabio Magnoni che dal primo gennaio 2018 ricopre la posizione di direttore generale della Rampini. Cinquant’anni «a luglio, però!», milanese, con una laurea in Management and engineering for manufacturing conseguita presso l’Università del Connecticut (Usa) e una lunga esperienza in aziende americane ed europee, Magnoni è l’uomo che sta trasformando la Rampini «logo e sito internet sono già stati rinnovati», ma questi sono solo due colpi di profumo su un corpo in profonda trasformazione. Il 2018 si è già chiuso con un bilancio positivo.
Rampini, trasformazioni in vista nel settore autobus
«La Rampini poggia su tre filoni di business: sul settore della Difesa, su quello della carpenteria pesante e su quello degli autobus». Quest’ultimo è oggetto di trasformazioni importanti. «Dal marzo 2018 abbiamo dismesso la produzione dei bus a trazione diesel e ci siamo concentrati solo sull’elettrico». Dismessa anche la linea dei fuel cell, mentre il «12 metri è oggetto di uno sviluppo che sarà completato a fine 2019». Ed ecco allora il listino Rampini di oggi che si compone di due gamme: la E80 e la E60. La prima è l’ormai conosciuta versione elettrica dell’Alé mentre l’E60 è il sei metri realizzato a quattro mani con la spagnola Car Bus. Una partnership destinata a chiudersi.
Rampini, l’autobus elettrico da 6 metri sarà realizzato in house
«Il nostro piano industriale, in fase di esecuzione, prevede la realizzazione, totalmente in house, di un nuovo sei metri». Un gemello di quello che avete attualmente a listino? «Assolutamente no. Prima di tutto sarà più lungo di 110 millimetri (a parità di passo con l’attuale n.d.r.). Questa scelta ci consente di offrire più spazio alle sedute posteriori. Ma c’è di più». Ci dica. «Oltre a un design innovativo il nuovo arrivato potrà montare, oltre all’attuale pacco batterie da 100 kWh, anche uno da 140 kWh, con pesi e dimensioni uguali così da consentire il trasporto di un numero di passeggeri identico all’attuale modello».