Un vecchio autobus double decker inglese trasformato in una libreria itinerante che porti la lettura nei luoghi in cui mancano le librerie: è il progetto Parole in Movimento che dalla provincia di Treviso intende raggiungere tutta Italia. Per realizzarlo è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Ulule.

progetto parole in movimento autobus biblioteca

Un autobus per leggere

Portare la passione per la lettura e i libri nei luoghi in cui mancano le librerie: questa la missione di Dennis, un double-decker inglese (autobus rosso a due piani) che, dopo anni di onorato servizio nel trasporto pubblico britannico, è stato scelto da una coppia di librai trevigiani per diventare una libreria itinerante dedicata ai lettori di tutte le età. Il progetto “Parole in Movimento – The Best BookBus” nasce dall’idea di Sara e Simone, moglie e marito che da qualche anno hanno creato una libreria diffusa, cioè indipendente e itinerante. “Ci piace definirla ‘libreria senza libreria’”, spiega Sara. “Essendo dei librai erranti, ci spostiamo sul territorio e collaboriamo con biblioteche, scuole, amministrazioni ed associazioni organizzando attività legate alla promozione della lettura come mostre-mercato del libro, letture animate, incontri con l’autore, rassegne letterarie e piccoli festival. Con Parole in Movimento vogliamo dare una ‘casa’ a questi libri e portare l’autobus Dennis in giro per tutta Italia, coniugando l’amore per i libri con quello per i viaggi”.

progetto parole in movimento autobus biblioteca

Dennis, lungo viaggio da Londra e Treviso

Il double-decker Dennis è partito da Londra l’autunno scorso e, dopo un lungo viaggio per mare, è finalmente arrivato a Spresiano, piccolo paese nella provincia di Treviso. Qui verrà allestito con tanti scaffali in legno, che saranno messi al posto dei sedili, e riempito di libri per poi cominciare a viaggiare: il piano inferiore sarà dedicato agli adulti, mentre quello superiore sarà interamente adibito per i bambini e i ragazzi. Dennis sarà quindi un esemplare unico, capace di suscitare curiosità nelle persone che lo incontreranno e di avvicinare alla lettura soprattutto gli abitanti dei paesi di piccole e medie dimensioni che spesso non hanno a disposizione una libreria. Per sostenere i costi della manutenzione meccanica e trasformare l’autobus in una libreria, Sara e Simone hanno lanciato una raccolta fondi online su Ulule: l’obiettivo è raggiungere entro il 1 maggio 2018 5.000 euro, necessari per il cambio dell’olio, dei filtri, dei pneumatici, l’allestimento e l’immatricolazione nello Stivale.

progetto parole in movimento autobus biblioteca

In primo piano

PODCAST / AUTOBUS Weeky – Episodio #3

Abbiamo pensato a lungo se e come realizzarlo. E oggi, dopo un’estate di ragionamenti, con l’arrivo dell’autunno abbiamo deciso di procedere e dare alla luce il nostro podcast. Il nome è AUTOBUS Weekly, avrà cadenza settimanale – come il nome fa intuire – e in pochi min...
News

Yutong U12, l’urbano elettrico che ha fatto all-in sulla sicurezza

Yutong è il più grande costruttore di autobus al mondo per volumi: considerando tutti e quattro gli impianti produttivi a Zhengzhou e tutte le tipologie di veicoli a portfolio (compresi anche i truck, per esempio), l’Oem è in grado di produrre fino a 150.000 pezzi l’anno, un numero impressionante: a...

Setra ComfortClass, questione di storia… e di stile

Vent’anni di ComfortClass, vent’anni di eleganza, sicurezza ed efficienza. Eleganza, sicurezza ed efficienza che fanno rima con Setra, il brand della famiglia Daimler che da sempre – e in modo ancor più forte con l’ingresso della Kässbohrer nell’allora EvoBus, controllata dal gigante di Stoccarda – ...

Articoli correlati

Carrozzeria Barbi. Mirage, una storia italiana

Carrozzeria Barbi. Il massimo della creatività nell’autobus si raggiunge tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 quando ogni carrozziere, oltre alla propria interpretazione della linea, si dedica al miglioramento del confort, fino a quel momento sacrificato a favore della capacità passe...

Quando il cambio automatico diventa di serie. Grazie a Voith

Gli Anni 60 sancirono l’apoteosi del trasporto pubblico urbano, sullo sfondo dell’accanimento distruttivo nei confronti delle reti tranviarie o filoviarie, a favore dei più flessibili veicoli su gomma: gli autobus, appunto. Il Gruppo Fiat, in quegli anni, faceva la parte del leone e cominciò finalme...