PRESENTAZIONE / Isuzu Citiport 12: adesso ti porto in città
Il costruttore turco ha messo nel mirino il mercato italiano e per penetrare nel segmento pubblico del Classe I punta ora su un modello motorizzato Cummins Euro VI Step E, orchestrato da trasmissione automatica ZF EcoLife, che rinfoltisce la già ricca gamma di urbani a listino Una gamma, quattro modelli, due diverse tipologie di trazione […]
Il costruttore turco ha messo nel mirino il mercato italiano e per penetrare nel segmento pubblico del Classe I punta ora su un modello motorizzato Cummins Euro VI Step E, orchestrato da trasmissione automatica ZF EcoLife, che rinfoltisce la già ricca gamma di urbani a listino
Una gamma, quattro modelli, due diverse tipologie di trazione (diesel e Cng) per un ventaglio che copre l’arco di potenza tra i 280 e i 341 cavalli. Ecco la gamma Citiport, laddove il ‘12’ dichiara la lunghezza del veicolo: i 12 metri, cioè la dimensione regina del mercato urbano in Europa. Grazie a Officine Mirandola abbiamo avuto modo di saggiare la versione da 300 cavalli, taratura preferita per un autobus chiamato a coprire profili di missione urbani. Un autobus che andiamo subito a scoprire…
Misure e meccanica
Se i 12 metri di lunghezza la diamo come informazione acquisita, veniamo alla ripartizione: sbalzo posteriore da 3,48 metri, mentre quello anteriore ferma l’asticella a 2,7. Il resto, 5,8 metri e cinquanta centimetri, sono il passo. Scelta architettonica che consente raggi di volta particolarmente contenuti a tutto beneficio della manovrabilità. La larghezza? 2,5 metri, così come impone la legge, mentre l’altezza massima, 3,1 metri, è classica di questo tipo di autobus.
A muovere l’Isuzu Citiport 12 pensa il sei cilindri Cummins con una cilindrata di 6,7 litri: si tratta di un motore dal disegno squisitamente automotive, con testa multivalvole, Egr e, ça va sans dire, sovralimentazione. Al top le prestazioni per questo motore certificato Euro VI Step E, che presenta una coppia di 1.200 Newtonmetro nella fascia tra i 1.100 e i 1.600 giri. In pratica si lavora sempre in coppia massima nel punto di consumo specifico minimo.
A trasferire il moto alle ruote sale in cattedra la trasmissione automatica Zf Ecolife, che presenta sei rapporti. Si tratta del cambio automatico più venduto in Europa nel settore autobus, un cambio che è in grado di gestire valori di coppia molto alti, ottimizzare i consumi, evitare i fastidiosi sotto-coppia e i pendolarismi classici quando si entra in
una rotonda.
Sicurezza e multimedia
Un autobus urbano ha nel suo Dna il tema della sicurezza. Ed è per questo che Isuzu ha equipaggiato il suo Citiport 12 con il meglio oggi disponibile sul mercato.
Se i freni a disco comandati da un sistema idraulico indipendente sono ormai diventati un must, qui trovano asilo Abs, Asr ed Ebs. Ma non solo: l’intero impianto frenante è coadiuvato dal retarder integrato al cambio. Una soluzione che consente di dilatare le operazioni di manutenzione ordinaria sul sistema frenante con rilevanti benefici in termini di costi.
Saliamo a bordo
Non ci resta che entrare a bordo. L’accesso è garantito da tre porte a doppio battente di tipo rototraslante. Il pavimento si trova a poco meno di 300 millimetri da terra, che scendono quando si attiva il sistema di inginocchiamento laterale.
In corrispondenza della porta centrale è presente la pedana per i disabili a cui è dedicata anche la piazzuola centrale completa di tutti i sistemi di ancoraggio e sicurezza. Il pianale è totalmente ribassato e la gestione degli spazi interni consente di trasportare fino a 107 passeggeri, di cui 27 seduti. Gli operatori hanno campo libero per ridisegnare l’interno di questo autobus in base alle proprie specifiche esigenze.
Chiudiamo con il posto guida, che garantisce un’ottimale visibilità: l’autista è seduto ‘in groppa’ all’assale anteriore su un sedile confortevole e completo di ogni regolazione. Ergonomici e ben visibili i comandi di guida come i pulsanti di servizio.
Insomma, il Citiport 12 ha tutte le carte in regola per imporsi sul mercato italiano, sostenuto e spinto da importanti risorse pubbliche finalizzate al rinnovo del parco circolante.
di Fabio Franchini,
dal numero di Autobus di aprile 2023