Petizione #SalviamoFlixbus. “Mancano 60 giorni per salvare Flixbus”. E’ questo lo slogan con cui è stata presentata alla Camera la petizione #SalviamoFlixbus per cancellare le norme contenute nel decreto Milleproroghe approvato lo scorso 23 febbraio che mette a serio rischio la sopravvivenza della piattaforma di trasporto tedesca. L’appello è stato lanciato dal portale d’informazione stradeonline.it ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org nel corso di una conferenza stampa durante la quale e’ stato ricordato che Flixbus oggi raccoglie 60 imprese italiane, coprendo 70 rotte che toccano 120 città italiane.

Petizione #SalviamoFlixbus, l’offerta tedesca

Negli ultimi due anni hanno utilizzato Flixbus circa 3,5 milioni di passeggeri. La norma contestata prevede che i servizi di linea interregionale di competenza statale possano essere esercitati solo da società che si occupano di trasporto, mentre Flixbus non gestisce direttamente il servizio su strada ma è una piattaforma di vendita online dei biglietti, fornisce un brand contraddistinto da pullman gran turismo verdi e arancioni con servizi come il wi-fi a bordo. Per adeguarsi a questa modifica legislativa, introdotta con un emendamento nel corso della discussione al Senato, le aziende hanno tempo 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Petizione #SalviamoFlixbus

Il tempo, insomma, stringe e oggi il primo provvedimento utile per correggere la norma sarebbe il disegno di legge sulla concorrenza che però è fermo da tempo in commissione. A chiedere la cancellazione della norma anti-Flixbus sono stati anche diversi ordini del giorno firmati dai deputati Celso Mazziotti (Civici – Innovatori), Sergio Boccadutri (Pd), Daniele Capezzone (FI), Mirella Liuzzi (M5S) e Sandro Biasotti (FI). Sergio Boccadutri si è mostrato perentorio: “Se il governo non risolve questo problema mostrerà la sua incapacità di gestire l’innovazione e valuteremo un ricorso a livello europeo”.

Il garante della concorrenza si schiera con Flixbus

“Una norma che impedisce a un operatore particolarmente dinamico e competitivo lo svolgimento della propria attività”. Anche il Garante della Concorrenza si schiera con Flixbus, il popolare servizio di bus low cost che una legge approvata nel Milleproroghe minaccia di bloccare. Nella sua analisi il Garante non solo ribadisce la legittimità del modello di Flixbus, che non prevede il possesso diretto dei bus, ma riconosce che “la diffusione di piattaforme (…) e l’ingresso nel mercato italiano di nuovi operatori nazionali e stranieri hanno delineato un contesto competitivo molto vivace e sfidante”. La richiesta, indirizzata ai presidenti delle Camere, al premier Gentiloni e al ministro dei Trasporti Delrio, è quindi che la norma “anti-Flixbus” venga abrogata il prima possibile.

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