Seta e premio di risultato, la protesta dei sindacati
Sindacati (Cgil esclusa) contro Seta. L’accordo sul premio di risultato, versato sotto forma di 1.100 euro lordi a un terzo dei conducenti e bonus variabili ad altri lavoratori, è stato siglato solo dalla Filt-Cgil, motivo per cui le altre rappresentanze dei lavoratori (Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl) hanno imbracciato la metaforica ascia di […]
Sindacati (Cgil esclusa) contro Seta. L’accordo sul premio di risultato, versato sotto forma di 1.100 euro lordi a un terzo dei conducenti e bonus variabili ad altri lavoratori, è stato siglato solo dalla Filt-Cgil, motivo per cui le altre rappresentanze dei lavoratori (Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl) hanno imbracciato la metaforica ascia di guerra, materilizzatasi in una lettera diretta ai vertici di Seta e delle istituzioni locali con cui fanno sapere che ritengono l’accordo «privo di efficacia».
Un premio per un terzo dei conducenti
L’antefatto è questo: negli ultimi giorni del 2017 gli uffici di Seta hanno diramato una nota stampa con cui veniva reso nota la distribuzione del premio di risultato 2017 come stabilito dall’accordo sindacale siglato dall’azienda interprovinciale di trasporto pubblico in tema di compartecipazione dei dipendenti ai risultati prodotti. Tale accordo prevede che il premio sia integralmente distribuito ai lavoratori: le quote non percepite da coloro che non hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti saranno ridistribuite tra i lavoratori del medesimo gruppo che, invece, li hanno conseguiti. La struttura dell’accordo aziendale prevede anche la possibilità di destinare l’importo del premio – in tutto o in parte – ai nuovi servizi di welfare che saranno attivati da Seta. I requisiti in base ai quali è stata calcolata la quota di premio? Assenze, sinistri, provvedimenti disciplinari. L’azienda ha fatto sapere che circa un terzo dei conducenti riceverà un assegno da 1.100 euro lordi, gli altri un bonus di importo variabile in base agli obiettivi raggiunti.
Contrarietà di Fit Cisl Reti, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl
L’accordo, però, è messo in discussione dalle sigle sindacali, esclusa naturalmente la Cgil. Nella missiva firmata dalle segreterie regionali di Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl viene riportato un passaggio del Testo unico sulla rappresentanza sottoscritto il 10 gennaio 2014 tra Confindustria e la triade Cgil, Cisl e Uil. Vi si legge che «i contratti collettivi aziendali esplicano pari efficacia se approvati dalle rappresentanze sindacali aziendali costituite nell’ambito delle associazioni sindacali che, singolarmente o insieme ad altre, risultino destinatarie della maggioranza delle deleghe relative ai contributi sindacali conferite dai lavoratori dell’azienda nell’anno precedente a quello in cui avviene la stipulazione», aggiungendo che «la Filt-Cgil, da sola, non possiede i requisiti richiesti dal Testo unico». Di conseguenza, le sigle scriventi «diffidano i responsabili aziendali ad applicare il Premio di risultato», annunciando ricorsi.