di Alessandro Sasso, presidente ManTra

Come sappiamo, le aziende di trasporto pubblico sono in grande fermento per il rinnovo degli autobus urbani, grazie alla spinta finanziaria del Pnrr a sostegno di una mobilitĆ  completamente green e sostenibile. Il Pnee , tuttavia, ha delle precise tempistiche di attuazione e richiede scelte strategiche giĆ  nel breve periodo sia sui veicoli che sulle infrastrutture.

Molte sperimentazioni tenutesi in Italia si stanno dimostrando un valido strumento di conoscenza delle performance delle nuove soluzioni di tpl.
Oltre alle sperimentazioni di autobus a batteria e a idrogeno, si sono aggiunte quelle di autobus Fast-Charging a ultracondensatore, come ad esempio quella di SmartBUS a La Spezia, Torino e Roma e quelle a Idrogeno di Bolzano, Milano, Torino, Genova ecc.

A tal riguardo, desideriamo fare il punto della situazione con il Prof. Riccardo Maggiora del Politecnico di Torino, che da anni studia le nuove tipologie degli autobus per la transizione ecologica e le loro applicazioni ed ĆØ titolare anche di unā€™apposita linea di ricerca sui sistemi di accumulo energetici per la trazione, fattore discriminante e strategico nella scelta degli autobus.

Professor Maggiora, quali sono le tecnologie green per gli autobus su cui oggi unā€™azienda di trasporto deve investire ?
Ā«Si possono sostanzialmente ricondurre a quattro grandi categorie: overnight, opportunity, fast charging e idrogenoĀ».

Quali sono le principali differenze ?
Ā«Lā€™overnight ĆØ un autobus elettrico di prima generazione a batterie. Lā€™autonomia dipende dalla capacitĆ  della batteria stessa. Spesso per talune missioni gravose, sono necessarie due ricariche giornaliere in deposito da 4 o 6 ore ciascuna, con relativo fermo del servizio. Lā€™overnight non ĆØ completamente green, poichĆ© richiede lo smaltimento delle batterie. Gli accumuli non durano molto, al massimo 6 anni, sempre che siano ricaricati correttamente. Questi autobus pesano in genere molto, consumano molto, richiedono unā€™infrastruttura di ricarica in deposito particolarmente costosa e impegnativa. Oggi si tende a sostituire questa tecnologia con altre piĆ¹ efficientiĀ».

Gli opportunity rappresentano la seconda generazione di autobus elettrici: sono autobus a batteria che superano i limiti di autonomia tipici degli overnight grazie anche ai rabbocchi di energia presso i capolinea. Impiegano generalmente una batteria con meno capacitĆ  e maggiore potenza, sono dunque piĆ¹ leggeri e consumano meno. I costi infrastrutturali sono maggiori rispetto agli overnight, richiedendo sia ricariche in deposito che in linea. Anche gli opportunity non sono esenti dalle problematiche di sostituzione e smaltimento delle batterie, e dunque, non sono completamente green. Lā€™applicazione prevalente ĆØ in cittĆ  con grosso traffico promiscuo.

I fast charging costituiscono la terza generazione di autobus elettrici. Il concetto alla base della progettazione di questa tipologia non ĆØ il sovradimensionamento della capacitĆ  di accumulo per gestire la missione giornaliera, come avviene per gli overnight e, in parte per gli opportunity, ma lā€™ottimizzazione energetica dellā€™autobus in funzione della linea piĆ¹ gravosa da esercire. Qui lā€™accumulo ĆØ realizzato con supercapacitori alle nanotecnologie che consentono ricariche rapide in pochi minuti direttamente ai capolinea.
I supercapacitori superano i limiti delle batterie elettro-chimiche, offrendo un accumulo piĆ¹ affidabile, longevo (4 volte superiore a quello della batteria) e leggero. Tra i plus dei supercapacitori rispetto alle batterie si possono annoverare: un ciclo di vita decisamente superiore, una piĆ¹ alta affidabilitĆ  e stabilitĆ  nel tempo, una maggiore potenza erogabile, una piĆ¹ elevata velocitĆ  di carica e un recupero di energia in frenata decisamente superiore. Questi autobus non necessitano di ricariche (lente) in deposito, oltre ad essere piĆ¹ sicuri contro gli incendi. Lā€™applicazione prevalente ĆØ in cittĆ , per linee ad alta capacitĆ  di trasporto e, in genere, per tutti i corridoi BRT.

Gli autobus a idrogeno rappresentano un capitolo a parte. Il concetto ĆØ equivalente allā€™endotermico ma trasportato alla mobilitĆ  full green. In questo caso lā€™idrogeno immagazzinato alimenta le Fuel Cell che generano energia elettrica per la trazione: ovviamente ĆØ full green solo se lā€™idrogeno ĆØ prodotto da fonti di energia rinnovabili. Dai dati in nostro possesso risulta che, nel migliore dei casi, i soli costi energetici al Km degli H2 bus sono superiori del 100%Ā  Ā rispetto ai Fast Charging e agli Opportunity. Anche i costi di acquisto dei mezzi sono superiori in media del 25% rispetto a quelli delle altre tipologie e la manutenzione ĆØ piĆ¹ complessa. In definitiva, ci troviamo di fronte ad una soluzione pulita, idonea ad ambiti extraurbani, ma dai costi elevati.

Di seguito un benchmark delle varie soluzioni considerando una flotta di 150 autobus da 12 metri, percorrenti 60.000 Km in 20 anni di esercizio:

Esempio di Cicli di Funzionamento giornaliero per autobus elettrici

Prof. Maggiora, quale ĆØ allora la soluzione green di autobus elettrico piĆ¹ efficiente e vantaggiosa?
Ā«Per rispondere a questa domanda bisogna valutare sia lā€™esigenza trasportistica che il costo totale di possesso e utilizzo nel periodo, il Total Cost of Ownership ā€“ TCO, che comprende tutte le principali voci di costo.
In linea generale, in ambito urbano, lā€™autobus piĆ¹ vantaggioso risulta il Fast Charging ad ultracondensatore, mentre in ambito sub-urbano lā€™Opportunity risulta una buona scelta.Ā  Lā€™Idrogeno ĆØ particolarmente adatto allā€™extra-urbano: potrĆ  essere competitivo anche in ambito urbano, ma dovranno essere abbattuti i costi operativi e infrastrutturali.Ā  Importante, anche per essere compliant con le direttive europee ed usufruire dei fondi PNRR, che la soluzione scelta sia sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico.

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