Troppe aggressioni al personale, servono più forze dell’ordine sui mezzi e nei mezzanini delle stazioni Atm Milano. Lo hanno chiesto i sindacati dei lavoratori dell’azienda di trasporti che sono intervenuti nel corso della commissione congiunta Mobilità, Sicurezza e Partecipate, convocata per discutere le soluzioni alla problematica delle aggressione al personale viaggiante e di stazione.

Erano presenti l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, l’assessore alla Mobilità Arianna Censi, il direttore generale di Atm Arrigo Giana e i rappresentanti dei lavoratori. «Negli ultimi mesi ci sono stati diversi incontri con Prefettura e Questura per mettere in campo azioni per migliorare la sicurezza sui mezzi Atm – ha spiegato Granelli – . La polizia locale sta intervenendo con l’unità di tutela del trasporto pubblico, 15 agenti più un ufficiale, insieme ad altri agenti coordinati dall’unità in modo da poter lavorare su tutti i turni. Questo ha permesso di attuare una presenza a tutto campo sul tpl in collaborazione con la Polizia di Stato, che ha un’attività specifica in metropolitana, e con i carabinieri che agiscono prevalentemente sulle tratte esterne. Nel 2021 e nel 2022 ciò ha portato a interventi diretti: circa 250 tra allontanamenti e Daspo e, poi, successivi interventi per l’inosservanza dei Daspo oltre ad alcuni arresti. Su questo tema abbiamo un confronto periodico con il comandante della Polizia locale Marco Ciacci. È ovvio che questa attività di coordinamento sia da implementare e sicuramente l’assunzione di più agenti nella Polizia locale sarà di grande aiuto. Serve però un maggior coinvolgimento dell’attività giudiziaria per diminuire le recidive».

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«Negli ultimi dieci anni le aggressioni sul tpl che poi sfociano in un infortunio sono nettamente diminuite – ha precisato Giana – . Però negli ultimi 4-5 anni c’è stato un cambio di sensibilità e abbiamo cominciato a registrare anche gli episodi che non sfociavano in infortuni ai danni dell’aggredito. Prendendo in considerazione anche queste, dobbiamo dire che nel periodo gennaio-settembre 2022 le aggressioni sono aumentate, anche se non in maniera significativa, rispetto allo stesso periodo del 2019».

Giana ha poi illustrato le modalità con cui Atm sta collaborando con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza, a partire “dall’assunzione di circa 150 guardie giurate esterne con una grande conoscenza delle nostre linee e delle criticità. Questo ha dato sicuramente un impatto positivo».
Altro elemento è quello delle tecnologie dell’azienda dei trasporti. «Le nostre telecamere – ha spiegato Giana – sono direttamente collegate con le control room della Polizia locale e di Stato. Inoltre, abbiamo creato una figura aziendale, un tutor, che si occupa specificatamente delle persone aggredite. Si occupa di tutto quello che riguarda queste faccende: dalle pratiche medico legali all’organizzazione delle vita quotidiana del danneggiato. È un elemento di solidarietà di corpo e speriamo possa essere un deterrente. Il personale della Polizia Locale sta anche formando la front line del personale Atm contro le aggressioni», ha spiegato.

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