Il mondo dell’autobus piange Pier Maria Salvadori, colonna del gruppo Salvadori, venuto a mancare ieri (4 luglio) per un male incurabile. Per anni ha curato tutta la parte relativa, appunto, agli autobus, sia da linea che da turismo. Si occupava anche dell’ambito manutenzione e organizzazione.

Un gruppo storico

Il gruppo Salvatori, di Cattolica, dopo aver visto la luce con un perimetro di attività focalizzate sull’autobus (le autolinee Salvadori hanno iniziato le attività nel 1948), nel corso del tempo ha diversificato le proprie attività. Oggi comprende il tour operator Iterar e gestisce attività turistiche (due alberghi, uno in Puglia e uno in Umbria, un residence sulla costa romagnola e un villaggio turistico nel Gargano) e collaterali. Il fondatore Leone Salvadori è il padre di Pier Maria, che insieme al fratello Bartolomeo ha continuato e sviluppato le attività lanciate dal padre. Attualmente le autolinee Salvatori, con una flotta di circa 30 veicoli tra autobus e minibus, gestiscono oltre 800mila chilometri di linee regionali dal Montefetro verso Urbino, Pesaro, Cattolica, Riccione e Rimini e svolgono una notevole attività turistica con noleggio di autobus per servizi nazionali ed internazionali. Forte di cotanta storia, è comprensibile come la dipartita di Pier Maria Salvadori abbia immediatamente generato un moto di tristezza e sgomento tra i tanti addetti ai lavori che nel corso degli anni avevano imparato ad apprezzarne le qualità, incanalando i rapporti di lavoro in veri e propri legami d’amicizia.

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