Pienone per il Mobility Innovation Tour di Torino dedicato alla sfide operative nella gestione di grandi flotte di bus elettrici. Il riassunto e gli atti del convegno
Sfide operative nella gestione di grandi flotte di bus elettrici. Questo il titolo del convegno Mobility Innovation Tour tenutosi mercoledì 5 febbraio a Torino, presso la stazione Sassi. Organizzato dalla rivista Autobus con il supporto scientifico dell’Università di Genova e in collaborazione con GTT-Gruppo Torinese Trasporti, il convegno ha messo in luce i progetti delle […]

Sfide operative nella gestione di grandi flotte di bus elettrici. Questo il titolo del convegno Mobility Innovation Tour tenutosi mercoledì 5 febbraio a Torino, presso la stazione Sassi. Organizzato dalla rivista Autobus con il supporto scientifico dell’Università di Genova e in collaborazione con GTT-Gruppo Torinese Trasporti, il convegno ha messo in luce i progetti delle principali realtà italiane nel settore dei trasporti pubblici.
Ad aprire le danze Serena Lancione, amministratrice delegata di GTT che ha sottolineato il vasto piano di investimenti per ammodernare il parco macchine, nel segno dell’elettrico: sono infatti oltre 200 gli e-bus che si riverseranno in città. E proprio il 2025, ha detto Lancione, «sarà l’anno delle consegne. Integrare nella nostra flotta i nuovi autobus full electric rappresenta un passo strategico nel percorso di trasformazione della mobilità pubblica a Torino. Non parliamo solo di sostituire vecchi mezzi con veicoli elettrici, ma di ripensare l’intero sistema del trasporto urbano per rispondere alle esigenze di una città che guarda al futuro. Ecosistema integrato, efficienza operativa e sostenibilità economica: oggi, ancora più concretamente, dichiariamo l’impegno di GTT per una Torino più moderna, competitiva e attenta alle sfide ambientali».

Liliana Donato, Direttrice Generale di ATB Bergamo, ha illustrato il percorso di transizione della flotta verso una modalità “diesel-free”, con l’obiettivo di avere una flotta completamente elettrica entro il 2033. ATB ha già integrato 28 autobus elettrici e prevede di arrivare a 52 entro la fine dell’anno, adottando un innovativo sistema di ricarica durante il servizio. «La vera sfida è rendere il trasporto pubblico la scelta principale, non solo un’alternativa all’auto privata», ha affermato Donato.

AMT Genova, con 157 autobus elettrici in circolazione, sta proseguendo nella trasformazione della sua flotta e nel ripensamento della rete tpl cittadina nel contesto del progetto “Assi di forza”, con l’ambizione di estendere l’uso dei mezzi elettrici anche nei servizi interurbani. Fabio Gregorio, Responsabile Innovazione Servizio e Tecnologie tpl di AMT Genova, ha sottolineato le sfide legate all’autonomia dei mezzi, dove pesano delle inevitabili variabili in termini di autonomie: «Sulla media dei consumi andiamo da un +16 a un -23 per cento tra casi peggiori e casi migliori».

Marco Zanini, Responsabile Ingegneria di Manutenzione di GTT Torino, ha tracciato il percorso della città nella transizione verso la mobilità elettrica, iniziato nel 2002 con le prime sperimentazioni di autobus elettrici. Quindi i 28 mezzi arrivati tra 2017 e 2019 e i 120 ordinati nel 2020. Poi il PNRR: «A Torino sono stati destinati 169 milioni di euro e GTT è stata incaricata di strutturare un progetto che prevede infrastrutture di ricarica e veicoli – così Zanini -. Sui 18 metri abbiamo voluto reintrodurre la ricarica rapida a pantografo. La linea 2 sarà la prima linea BRT di Torino, con alta frequenza e sede dedicata. Su una flotta di 750 bus urbani avremo oltre 500 bus elettrici, oltre i due terzi del parco».
«Ad oggi gli unici finanziamenti certi sono quelli del Piano Strategico della Mobilità Sostenibile – così Tiziano Dotti, Public Sales Manager di Iveco Bus Italia -. Occorre essere realisti. Un miliardo e 300mila euro in cinque anni significa 700 autobus all’anno. In Italia parliamo ancora di Euro II ed Euro III, ma il dato di fatto è che gli Euro VI sono già vecchi. È da attenzionare il tema delle gare di servizio: inserire il rinnovo della flotta nel corrispettivo delle gare potrebbe consentire di ridare fiato al rinnovo delle flotte».

In apertura è intervenuta ANFIA tramite la Responsabile Area Studi e Statistiche Miriam Sala: «Per il comparto italiano degli autobus, nel complessivo, possiamo certamente affermare che il 2024 è stato un anno record sia per la produzione che per le immatricolazioni. Le vendite degli ultimi due anni hanno contribuito a ridurre l’anzianità del parco, che già nel 2023 era scesa a 13 anni e 10 mesi (da 14a 5m) ma che resta molto alta rispetto ai paesi europei più virtuosi – Francia e Germania, per esempio, hanno un parco con età media di circa 8 anni. ANFIA ha accolto con favore la misura prevista dalla legge di bilancio che include le tecnologie ibride e diesel nel fondo rinnovo parco autobus. Tuttavia, è fondamentale continuare a spingere per nuovi investimenti in innovazione e sostenibilità, con particolare attenzione allo sviluppo di tecnologie a basse e zero emissioni, se si vogliono ottenere ulteriori benefici rispetto allo svecchiamento del parco».