Piano bus di Roma, sessanta autobus domani si riuniranno in presidio al Campidoglio. È la promessa di Andrea Genovese, del sindacato Emet Bus, che ha lanciato per la giornata di giovedì 7 dicembre una sessione di manifestazioni di protesta verso il progetto della giunta Raggi di stringere le maglie per l’accesso degli autobus turistici al centro storico. Non solo. Non appena il provvedimento sarà approvato, scatteranno ricorso al Tar e denuncia alla Corte dei conti.

Emet Bus imbraccia l’ascia di guerra

«Virginia Raggi e Linda Meleo avranno molto presto sulla coscienza i posti di lavoro di 10.000 persone – queste le dichiarazioni rilasciate da Genovese -. Dal 1 gennaio 2018 circa 300 aziende che si occupano di trasporto collettivo saranno costretta a chiudere. Il motivo è da ricercarsi nel vergognoso provvedimento definito piano bus. Contro il quale ricorreremo al Tar un minuto dopo l’approvazione in Assemblea Capitolina. Non solo: denunceremo in Corte dei Conti, per danno erariale, uno per uno tutti i consiglieri che lo voteranno positivamente». E’ quanto afferma Andrea Genovese, segretario del sindacato Emet Bus.

Più difficile entrare in centro

Il piano bus della giunta Raggi, ricapitola Affari Italiani, istituisce tre zone a traffico limitato per i bus: A, B e C, con quest’ultima che corrisponde all’attuale Ztl centro storico che verrà interdetta ai bus turistici ad eccezione dei mezzi delle scuole primarie e di quelli che accompagnano turisti in hotel con un numero di stanze pari o superiori a 40, secondo un limite fissato a 30 mezzi giornalieri. Per quel che riguarda la Ztl B, area interna alla Ztl VAM, arrivano i carnet che di fatto sostituiranno gli abbonamenti annuali. Questi pacchetti saranno disponibili da 300, 200, 100 e 50 ingressi. La loro introduzione, ha affermato Enrico Stefano presidente della Commissione Mobilità, “non comporterà un aumento delle tariffe, anzi i prezzi dei nuovi carnet sono scontati”.

Sessanta autobus al Campidoglio

«Durante la conferenza stampa – continua Genovese – Linda Meleo e Enrico Stefano hanno pronunciato una serie di bugie, per le quali provvederemo nelle sedi competenti». Ed ecco che per domani sarà lotta dura: «Giovedì 7 dicembre i lavoratori e gli imprenditori onesti presidieranno il Campidoglio con almeno 60 pullman, con tutte le conseguenze del caso. Non lasceremo nulla di intentato per ostacolare chi gioca con le nostre vite raccontando menzogne».

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