Roma, il nuovo piano bus volto a regolarizzare l’accesso degli autobus turistici è stato approvato ieri (martedì 23 gennaio) in commissione mobilità. Tra i punti salienti del provvedimento vi è il divieto d’accesso alla ztl del centro storico e l’abolizione dell’abbonamento annuale a favore dei carnet. Le contestazioni, già fioccate nei mesi passati, ieri non si sono fatte attendere. Ora manca l’approvazione definitiva del consiglio, prevista per febbraio. Dovrebbe entrare in funzione dal primo gennaio 2019.

piano bus roma

Via gli abbonamenti, largo ai carnet per i bus turistici

Durante la riunione non sono mancate le tensioni tra operatori e i consiglieri. Il nuovo piano bus di Roma sancisce che gli unici bus autorizzati a entrare nella ztl più stretta (Ztl C) sono quelli diretti agli alberghi (per il tempo di carico scarico) o quelli con scolaresche a bordo. Tutti gli altri devono rimanerne fuori. Per quel che riguarda la Ztl B, area interna alla Ztl VAM, arrivano i carnet che di fatto sostituiranno gli abbonamenti annuali. Questi pacchetti saranno disponibili da 300, 200, 100 e 50 ingressi.

La protesta capitanata da Anav contro il piano bus

Le frequenti proteste dei mesi scorsi uniscono Anav, che riunisce oltre 550  imprese attive nel trasporto pubblico locale, nel noleggio autobus con conducente e nel settore delle autolinee nazionali ed internazionali di lunga percorrenza; Federalberghi, associazione degli albergatori romani; Fiavet Lazio; Guide Roma Federagit; Unindustria, Confcommercio e Confesercenti e altri rappresentanti di categoria. Unanime è stata la denuncia dei danni che provocherebbe la decisione del comune di Roma se venisse applicata fino in fondo: il turismo nella città capitolina, che è già afflitta da gravi problemi (bassa qualità dei servizi, soprattutto di trasporto; abusivismo commerciale e di residenze abitative; evasione fiscale, che falcidia le risorse da destinare proprio ai servizi pubblici), subirebbe, secondo le associazioni di categoria, un danno gravissimo, sia in termini di diminuzione di presenza che di perdite economiche e occupazionali per i settori interessati.

(foto Benvegnù-guaitoli-lannutti)

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