Per tornare a casa durante le vacanze i “Terroni a Milano” scelgono l’autobus. No, non c’è nessun intento denigratorio dietro l’appellativo. “Un terrone a Milano” (acronimo: Tam) è il nome di un network di studenti e lavoratori fuori sede fan della pagina facebook omonima. Da dove, qualche tempo fa, è nato un appello: troppo caro tornare a casa a Natale con treni e aerei dai prezzi (dinamici) impazziti. Una richiesta d’aiuto che ha creato un vasto passaparola e si tradurrà in autobus che attraverserà l’Italia con 87 passeggeri a bordo. Con spese di viaggio coperte dall’azienda di trasporto e da sponsor.

Dal nord al sud in autobus. Contro il caro-aerei

Il post polemico, diretto simbolicamente verso Trenitalia e Ryanair e scritto da Stefano Maiolica, blogger de “Un terrone a Milano”, è datato 14 novembre. Vi si legge: “Vogliamo farvi una semplice e gentile richiesta: non fateci spiegare a nonna che non potremo passare la sera della Vigilia giocando a carte con lei perché il biglietto costa troppo; non fateci spiegare a mamma che non potremo apparecchiare la tavola per il cenone perché il biglietto costa troppo; non fateci dire a papà che dovrà guardare “Una poltrona per due” da solo perché il biglietto costa troppo. Fateci tornare a casa a un costo decente, per favore”.

L’iniziativa solidale di un’azienda di trasporto

Un messaggio diventato virale. Ecco l’aggiornamento, sempre tramite post, pubblicato solo qualche giorno dopo: “Dato il grande successo del post – che in pochi giorni ha raggiunto più di un milione di persone -, sono stato contattato da una società di trasporti molto conosciuta (il cui nome non è stato finora specificato, n.d.r.) che ci ha messo a disposizione un pullman di 87 posti da gestire per tornare a casa a un costo molto più basso del mercato”. Costo che, in ogni caso, sarà coperto da aziende o singoli in veste di sponsor.

L’autobus ha già un nome: AttraversaTam. In seguito all’iniziativa del “Biglietto sospeso”, si sono rese disponibili nove aziende (tra cui ristoranti di cucina meridionale). Saranno loro a coprire le spese di viaggio. I passeggeri verseranno la cifra simbolica di 10 euro, che saranno devoluti in beneficienza «per comprare i regali di Natale ai bambini che non hanno una famiglia da cui tornare», ha spiegato Maiolica.

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