Scoppia la lite per la gestione del trasporto pubblico a Padova tra comune e provincia. Palazzo Moroni (sede del comune di Padova) boccia senza mezzi termini l’ente di governo del trasporto pubblico, che pianifica e vigila sul servizio di autobus del capoluogo e di tutto il territorio provinciale, creato nel marzo del 2014 con un rapporto paritetico tra Comune e Provincia: ”L’organo può prendere decisioni solo con il consenso di entrambi i componenti. Una situazione anomala che provoca da molti anni significative difficoltà, particolarmente aggravatasi in questo momento dove ci sarebbe più bisogno di scelte rapide”, afferma l’ente comunale.

Situazione che è culminata lunedì sera con il consiglio comunale che ha revocato l’adesione a questo ente.

padova tpl

Il comune di Padova esce dall’ente di governo del tpl

A far scoppiare il caso è anche il contenzioso che da alcuni anni contrappone i comuni dell’hinterland (su tutti Rubano, Albignasego e Selvazzano) a Padova e l’azienda concessionaria del servizio, Busitalia Veneto.

I primi pretendono il rimborso delle quote pagate dal 2001 al 2017 per i km aggiuntivi che portano i bus urbani nei loro territori, quote che oltretutto permettono ai cittadini di avere prezzi calmierati dei biglietti, asserendo che questi rientrerebbero nei rimborsi regionali.

Situazione che dal 2017 ha portato ad un buco di bilancio di oltre tre milioni di euro.

Ma l’ente di governo, nella sua componente provinciale e rispetto a questa situazione, si è dichiarato incompetente”, prosegue l’amministrazione comunale patavina, ”[…] Come si fa a pretendere che il comune di Padova possa sostituirsi nel pagamento dei servizi aggiuntivi che riguardano i comuni della cintura con i soldi dei padovani? Ovviamente deciderà il giudice, ma siamo fiduciosi che le nostre ragioni prevarranno”.

Padova, diatriba sui contributi per il tpl

Le critiche di Palazzo Moroni, si legge nella proposta di revoca sucitata e votata ieri, al capitolo ”Lesione, e venir meno, del rapporto fiduciario e della leale collaborazione tra le parti”, si fondano sulla nota, datata 6 marzo 2015, del dirigente della Provincia che, alla richiesta dell’allora sindaco di Selvazzano (e presidente della provincia stessa), di ”analizzare e relazionare sulla correttezza delle modalità di calcolo per i contributi dei comuni contermini a quello di Padova” determinava che ”la modalità di individuazione del corrispettivo regionale unitario e chilometrico applicato da Aps Holding Spa non è conforme a dettato normativo e determina di coseguenza uno squlibrio economico a sfavore del comune convenzionato”.

Resta un’incognita: che ne sarà della gara per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale? Emessa nel 2017, è stata assegnata a BusItalia Veneto, che l’ha spuntata sulla bolognese Tper. La firma del contratto, prevista per il 15 maggio, è stata rinviata, causa Coronavirus, al 19 luglio. Il vicesindaco ha dichiarato che non ci saranno conseguenze su questo aspetto. Staremo a vedere se sarà veramente così.

di Mattia Lorenzoni

In primo piano

Articoli correlati

Traffico: confronto (senza veli) tra passato e presente

di Gianluca Celentano (conducente bus) Fra i primi articoli che ho redatto molti anni fa, ce n’era uno incentrato sull’analisi delle condizioni del traffico indisciplinato. A distanza di anni ho deciso di riesumarlo per confrontarlo e commentarlo con la situazione attuale del traffico e del lavoro d...
Blog