La Costiera Amalfitana raccontata dagli autisti
di Gianluca Celentano (conducente di autobus) La Costiera Amalfitana? Una scuola, oltre che un suggestivo percorso, ma lavoro e sicurezze mancano.Ā Nel mondo del gran turismo e con toni un po’ folcloristici e simpatici, i colleghi autisti sembrano concordi ad affermare che non seiĀ un vero autista se non hai mai percorso lāincantevole Costa Amalfitana. Mille attenzione […]
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di Gianluca Celentano (conducente di autobus)
La Costiera Amalfitana? Una scuola, oltre che un suggestivo percorso, ma lavoro e sicurezze mancano.Ā Nel mondo del gran turismo e con toni un po’ folcloristici e simpatici, i colleghi autisti sembrano concordi ad affermare che non seiĀ un vero autista se non hai mai percorso lāincantevole Costa Amalfitana.
![costiera Amalfitana](https://www.autobusweb.com/wp-content/uploads/2018/11/38405109_10214820099763271_3171366506625761280_n1.jpg)
Mille attenzione lungo la statale 163
Un suggestivo percorso lungo la statale 163 che percorre questa stretta penisola, da Vieltri sul Mare sino a Positano passando per Amalfi; una statale che da circa cinque anni circa ĆØ percorribile solo con autobus di 10 metri mentre per i 12 ĆØ necessaria unāautorizzazione.Ā Con questa premessa potranno forse risentirne i colleghi di linea del tpl urbano, ma in realtĆ non cosƬ.Ā Infatti la percezione delle misureĀ e le mille attenzioni soprattutto negli spazi millimetrici in mezzo al caotico traffico che impone al conducente di tenere sotto controllo tutto ciĆ² lo circonda,Ā si incrociano in uguale misura con la malizia e lāesperienza dei colleghi che svolgono il Gran turismo, soprattutto quando il programma prevede il transito sulla statale 163 Amalfitana ma chiaramente per par condicio, anche in tanti altri punti geografici della nostra Italia.
L’autobus non ĆØ un camper
Spesso diversi automobilisti vantano una lunga esperienza nel transitare su questo tratto di strada campano, magari per le ferie e con un camper, ma con un autobus le cose sono molte diverse rispetto anche al piĆ¹ imponente e lussuoso dei caravan. Dimensioni, sbalzi e passo interasse fanno la differenza; insomma questo tratto ĆØĀ soprannominato la palestra per gli autisti.Ā I colleghi della SITA, la societĆ che svolge una delle linee tpl piĆ¹ suggestive lungo la costa tirrenica, affrontano con disinvoltura anche i punti piĆ¹ difficili ĆØ non ĆØ raro che spesso si fermino per aiutare con qualche consiglio o indicazioni di manovra, altri colleghi in difficoltĆ magari invitando a retrocedere le automobili che si accodano ai bus in manovra di retromarcia.
L’imprevedibilitĆ dei ciclisti
A questo proposito ho voluto incontrare il simpatico e disponibile Matteo Minguzzi della SATA di Roma, un autista fiorentino trapiantato a Roma e con ventāanni dāesperienza alla guida dei torpedoni;Ā ha volutoĀ svelarci alcuni segreti sulla guida in costiera.Ā Fiducia in se stessi, tranquillitĆ , passione e simbiosi con il proprio mezzo sono le regole basilari per attraversare con professionalitĆ i passaggi piĆ¹ difficili; caratteristiche che migliorano sempre piĆ¹ con lāesperienza.Ā Il calcolo preventivo delle manovre degli altri veicoli bus ma soprattutto autovetture, che risultano spesso imprevedibili cosƬ come i ciclisti, sono la base di crescita professionale per qualsiasi autista. Affidarsi al freno motore che con dolcezza e lāausilio del retarder evita continui sbilanciamenti e beccheggi del bus, senzāaltro fastidiosi per i passeggeri e con spazi dāarresto maggiori, sono fondamentali nei tratti susseguiti da incognite.
Lāasse dietro sempre sottāocchio
Si tratta di āallungareā nei tratti stretti e curvilinei portando lentamente la ruota posteriore allāaltezza dellāostacolo; solo allora si puĆ² allineare il mezzo, tenendo dāocchio lo scodamento e rendendolo parallelo e frontale allāautobus che proviene in senso opposto. Una manovra che facciamo spesso e con automatismo alla guida di un mezzo pesante per via appunto delle sue delle lunghezze e distanza interasse; una manovra che sembra unĀ carosello di abilitĆ Ā ma ĆØ non compresa dagli automobilisti, a loro infatti non serve.Ā La carreggiata ĆØ a doppio senso ma in buona parte della sua estensione non permette il passaggio contemporaneo di due bus e capire al volo chi ha piĆ¹ agilitĆ nel passaggio indipendentemente se in salita o discesa,Ā ĆØ una qualitĆ professionale dei veri autisti e non certo dei soli patentati.Ā Se avere il mare sulla destra rende relativamente piĆ¹ semplice la guida nel tragitto in questione, la situazione si capovolge quando percorriamo la Costa in senso opposto, con le rocce a pochi centimetri dal nostro fiammante pullman.Ā Mantenere in certi punti una guida relativamente centrale alla strada permette con piccole e dolci correzione dello sterzo di mantenere una buona andatura con i veicoli che incrociamo, ma ĆØ importante avere sempre sottāocchio un successivo tratto rettilineo almeno della lunghezza dellā autobus, per accostare agevolando il passaggio del collega,Ā che sale o scende.Ā Osservare in lontananza e prevedere il traffico opposto controllando al tempo stesso ciĆ² che avviene di fianco e dietro di noi, sono la vera e propria fucina per gli autisti.
Gli autotreni sono una guida
Le diverse industrie cartiere sulla Costa Amalfitana vedono il transito di numerosi autotreni – non autoarticolati – che seppur lunghi si addicono meglio alla tipologia di strada. I cugini camionisti provenienti dai capi opposti sono in contatto tra loro con le radio Cb e rappresentano un grande aiuto nel favorire la viabilitĆ . Infatti ĆØ sempre meglio averli davanti e non superarli, ammesso che sia possibile.
Il lavoro piace. Ma le opportunitĆ ?
Spesso durante le attese sui piazzali per la prova di guida a cui potrebbe seguire una sospirata assunzione, non ĆØ difficile sentire i colleghi che vantano sana esperienza proprio sulla Costiera Amalfitana anche se qualcuno ribalta le teorie vantando un uguale abilitĆ ma sui percorsi di montagna.Ā Gli autisti italiani e tedeschi sembrerebbero proprio i migliori al mondo, ma al di lĆ degli opinabili investimenti sulle infrastrutture, tema per altro giĆ trattato, sia le condizioni di lavoro siaĀ le attuali opportunitĆ Ā non incentivano una scelta professionale in questa direzione, di per sĆ© molto appagante se cāĆØ chiaramente passione per la guida. Tuttavia anche dai forum a tema non ĆØ difficile rendersi conto di un drammatico bacino della disoccupazione tra i conducenti di bus con comprovata esperienza, una realtĆ che va ad allargarsi e probabilmente solo una politica attenta e investimenti mirati verso questo fenomeno potranno risanare questa tendenza.