Tram? No, filobus. I nuovi mezzi di Nancy a partire dal 2024
di Stefano Alfano
Nancy, città di circa 110mila abitanti situata nel nord-est della Francia, ha deciso: filobus e non più tram. Sono stati infatti ordinati alla Hess di Bellach (GH), 25 filobus a doppia articolazione, del modello Lightram 25, già in esercizio e con ottimi risultati sulle reti di Berna, Zurigo, Losanna, Lucerna, San Gallo.
I nuovi filobus sostituiranno i veicoli a via guidata (TVR) costruiti da Bombardier ed in esercizio dal dicembre 2000, sulla linea T1, lunga 11 km, che collega i comuni di Essey, Les, Nancy e Vandoeuvre (Les- Nancy, transitando per i comuni di Nancy e S. Max). La linea è dotata di 28 fermate e viene frequentata da circa 45.000 viaggiatori/giorno.
Progetto sicuramente interessante, il TVR ha dato tuttavia qualche problema durante l’esercizio, e ha raggiunto ormai i 20 anni di età.
Mathieu Klein, Sindaco di Nancy dal luglio 2020, ha presentato il 26 agosto 2021 il progetto per l’impiego dei filobus a 3 casse, progetto poi approvato a fine 2021.
Significativo è il risparmio dei costi: solo 50 milioni di euro per la riconversione della linea in filoviaria, con il parziale riutilizzo della linea aerea già esistente, contro i 500 milioni di euro previsti per il tram.
La linea T1 subirà solo piccole variazioni di percorso.
Importanti gli investimenti delle altre città francesi sedi di rete filoviaria: Lione ha ricevuto sempre da Hess 34 nuovi filobus Lightram 19 a doppia cassa; Sant’ Etienne 22 Trollino costruiti da Solaris con parte elettrica Skoda; Limoges ha recentemente ordinato 4 nuovi filobus bicassa. I nuovi veicoli dovrebbero avere una capienza aumentata del 10% rispetto agli attuali TVR, che dovrebbero circolare fino alla primavera del 2023. Per un anno è previsto l’esercizio provvisorio con autobus, in modo da adattare la linea aerea all’esercizio filoviario, e nel 2024 verranno consegnati da Hess i veicoli.
Le specifiche tecniche dei mezzi sono ancora alla fase di progetto, ricordiamo che i maxi filobus possono ospitare fino a 200 persone, come è nella configurazione prevista per la svizzera Bernmobil, e possono essere previsti spazi per diversamente abili e per le biciclette, a fronte di un’ottima maneggevolezza.