Nuova organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento della nuova organizzazione del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), che prevede la creazioni di nuovi dipartimenti.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento della nuova organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims). Per potenziare la capacità del Ministero di programmare e realizzare infrastrutture e sistemi a rete sostenibili, il regolamento prevede la creazione di un nuovi dipartimenti che si aggiungono ai preesistenti.
La nuova organizzazione del Ministero delle Infrastrutture: i dipartimenti aggiuntivi
Con la nuova organizzazione, il Ministero delle Infrastrutture sarà articolato in tre dipartimenti. Oltre a quello già esistente, se ne aggiungeranno due specifici.
Il primo sarà dedicato alla programmazione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi a rete (ad esempio trasporti). A queste si aggiungono inoltre le competenze relative ai sistemi informativi, cruciali per monitorare tempestivamente la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture e degli investimenti nel settore dei trasporti e non solo.
Il secondo dipartimento aggiuntivo avrà invece competenza sulle diverse articolazioni del sistema dei trasporti (stradale, ferroviario, aereo, il trasporto pubblico locale, i porti e gli aeroporti), da cui dipende la realizzazione della mobilità sostenibile e il miglioramento della capacità del “Sistema Paese” di competere a livello europeo e internazionale. A questo dipartimento saranno legate anche le direzioni generali territoriali nelle quali opera la Motorizzazione civile.
Il commento del ministro Giovannini
Per il ministro, la nuova organizzazione, che diventerà operativa tra poche settimane, “è un’opportunità per attuare subito l’indirizzo strategico sancito dal nuovo nome del ministero. È inoltre coerente con l’approccio di programmazione a medio termine e di integrazione tra le diverse dimensioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza relative alle infrastrutture e alla mobilità sostenibili”.
L’attuale nuova organizzazione del Ministero delle Infrastrutture potrà, nel prossimo futuro, subire marginali modifiche per recepire le linee programmatiche del Governo in materia di sviluppo sostenibile.