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Nomago. «L’Udinese Calcio è stato uno dei nostri primi partner importanti sul mercato italiano con il quale collaboriamo con successo oramai già da dieci anni. Sono sicuro che il prolungamento del contratto fino a 2025 mostra le nostre chiare intenzioni che il mercato italiano è per noi di grande importanza strategica. In particolare, ci concentriamo sul Friuli-Venezia Giulia e sul Veneto che con oltre 6 milioni di residenti rappresenta l’obiettivo più importante del nostro piano a medio termine», ha dichiarato Sandi Brataševec, Direttore Generale di Nomago alla consegna del nuovo pullman brandizzato alla Prima Squadra. Il nuovo pullman marchiato Setra, che sarà a disposizione per tutte le trasferte della squadra, spostamenti per gli allenamenti e altri servizi, è dotato del sistema di controllo di velocità automatico di ultima generazione, sistema antiribaltamento, WIFI, 5 monitor, microfono portatile con ricarica wireless, sedili premium con poggiatesta anatomico regolabile, 2 frigoriferi, 2 caffettiere, 2 forni a microonde, bagno, connettori HDMI, USB e presa 220 per ogni sedile. Naturalmente il nuovissimo pullman soddisfa i più alti standard ecologici in quanto dotato del motore EURO 6d.

Nomago

 Nomago, l’autobus per l’Udinese Calcio

«Siamo lieti di prolungare fino al 2025 la partnership, oramai storica, con Nomago che dura dal 2009 «, ha dichiarato Franco Collavino, Direttore Generale di Udinese Calcio. » Ci tengo a ringraziare il Direttore Generale Sandi Bratasevec​, interlocutore oramai consolidato del nostro club, così come tutta l’azienda che rappresenta, ​ sempre più radicata nella vita della nostra società; non soltanto come vettore ufficiale della prima squadra ma anche di tutto il nostro settore giovanile femminile e maschile. Il sodalizio consolidato con Nomago, inoltre, ci permette di inaugurare anche il nuovo pullman ufficiale della prima squadra che garantisce un ulteriore upgrade dal punto di vista dell’innovazione e del confort ai nostri spostamenti in giro per l’Italia e non solo. Naturalmente anche il nuovo bus prevede la brandizzazione di PromoTurismoFVG con alcune località simbolo della nostra regione di cui siamo orgogliosi ambasciatori. Oltretutto, la partnership con Nomago ci consente di implementare l’interscambio dei rispettivi brand considerando che Udinese Calcio, come testimoniato anche dalle visite e dalle presenze alla Dacia Arena, gode tradizionalmente di grande seguito nella vicina Slovenia «.

Sandi Brataševec, ecco gli obiettivi di Nomago

Sandi Brataševec ha inoltre presentato la collaborazione pluriennale con l’Udinese Calcio e gli obiettivi a lungo termine sul mercato italiano, il quale rappresenta per Nomago uno dei punti strategici più importanti,» L’intero gruppo Nomago vanta oggi oltre 1100 dipendenti, dei quali oltre ai 10% di nazionalità italiana. In Italia abbiamo anche un importante parte del nostro parco veicoli che è in grado di soddisfare gli standard ecologici ai massimi livelli. In tutto Nomago vanta oltre 700 pullman di vario tipo. Nel 2019 l’investimento nel parco veicoli ammonta a 2 milioni di euro in Italia e oltre a 6 milioni in Slovenia. Secondo i primi risultati il gruppo Nomago ha concluso con successo l’anno 2019 con circa 99 milioni di entrate ed un EBITDA di 12 milioni. Diversi sono i servizi forniti da Nomago in Italia: servizi occasionali per gruppi, comitive, club e scuole. È inoltre particolarmente presente anche nei porti di Venezia e Trieste relativamente al turismo di crociera. Oltre a ciò effettuiamo regolarmente collegamenti nel territorio della base di Aviano e linee con le grandi città europee grazie a Nomago Inter City. Alle fine devo dire che non è un segreto che stiamo studiando le possibilità sul mercato italiano di nuovi acquisti relativi ai segmenti di nostro interesse».

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Ecco la flotta di Nomago

Il primo interessa i trasporti occasionali ovvero i servizi charter, dove abbiamo appena concluso il sistema di monitoraggio dei veicoli che permette da un lato l’ottimizzazione della gestione dell’ampio parco veicoli e dall’altro lato migliora l’esperienza del viaggio per i passeggeri. Il secondo segmento importante sono le linee degli scuola bus. Abbiamo stipulato dei contratti pluriennali i comuni di Sacile, Brugnera, Salgareda e Spresiano. Abbiamo inoltre acquistato 9 pulmini dedicati che hanno la capacità di trasportare 51 bambini. Il terzo segmento interessa il trasporto pubblico. In Slovenia copriamo il 35% della quota di mercato ed è nostra intenzione espandere questa attività anche in Italia vista l’esperienza, il personale istruito ed un parco veicoli moderno. Siamo interessati anche al trasporto pubblico locale dove siamo già presenti, in collaborazione con l’APT di Gorizia, con la linea internazionale che connette Gorizia con Nova Gorica. La quarta area di interesse che vogliamo sviluppare in Italia è sicuramente il turismo. Sappiamo bene che gli Italiani sono tra i più grandi viaggiatori d’Europa sempre pronti alla avventura e a scoprire posti nuovi. Un focus particolare nei prossimi quattro anni sarà infine sullo sviluppo e ulteriore espansione della rete di trasporto internazionale dove con Nomago Intercity, che già oggi interessa le città di Venezia e Trieste, vorremo aggiungere anche Udine, Verona e altre grandi città italiane «, ha aggiunto Sandi Brataševec.

Nomago, in futuro leader anche in Italia. Parola del direttore generale

«Non siamo un competitor di Flixbus e nemmeno un’azienda che eroga solo servizi di lunga percorrenza. Nomago è un piattaforma integrata di mobilità». A dichiararlo ad Autobus è Sandi Brataševec, direttore generale di Nomago, aziende slovena che negli ultimi anni si è distinta per una serie di acquisizioni. Sandi Brataševec lo abbiamo incontrato a Udine in occasione della presentazione, e della conseguente consegna, del nuovo autobus dell’Udinese Calcio.

«Tutto è iniziato nel 2017 quando abbiamo acquisto la Avrigo di Nova Gorica (città slovena di 12mila abitanti ndr) e la Izletnik di Celje, paesone ad est di Lubiana . Dall’integrazione di queste realtà è nata Nomago, un nome che ricorda il nomadismo, l’esigenza di spostarsi ma in chiave moderna». Esigenza di spostarsi che la Nomago ha interpretato in molteplici modalità.

 

Nomago, la crescita veloce

«Nel giro di un anno abbondante, dalla metà del 2017 alla fine del 2018, abbiamo assorbito altre realtà slovene, una decina circa, e così avviato un processo di internazionalizzazione e digitalizzazione dei nostri sistemi». Un progetto dove l’Italia ha un peso deciso. «Certo. Nel giugno del 2019 la Nomago ha acquisto la Alibus di Pordenone ma anche un’azienda croata, la Brioni di Pula». Due tasselli che «rappresentano i fulcri della crescita del futuro. Da una parte l’Italia e dall’altra la Croazia dove contiamo di toccare, già nel prossimo futuro, il 35 per cento del mercato del tpl». Sì, perché Nomago non è solo linea a lunga percorrenza. «Assolutamente no. Copriamo circa il 35 per cento del mercato del trasporto pubblico in Slovenia ed eroghiamo una serie di servizi che vanno dagli shuttle privati al bike sharing. Il nostro obbiettivo è quello del ‘door to door’. Modello che vogliamo esportare in tutta Europa».

 

Tutti i servizi del gruppo sloveno

Attualmente Nomago è impegnata, oltre che nei già citati servizi di tpl, nell’intercity, nel settore del turismo e in quello degli shuttle. «Oggi lavorano con noi 1.100 persone, abbiamo 700 autobus che nel 2019 hanno coperto una distanza pari a 35 milioni di chilometri e trasportato 10 milioni di passeggeri», continua Sandi Brataševec, «e siamo presenti con 650 linee interregionali». E in Italia? «Grazie all’acquisizione di Alibus oggi possiamo contare su una flotta di 50 autobus e di una struttura che conta 100 dipendenti. Per noi l’Italia è un Paese strategico. Attualmente siamo presenti con collegamenti aeroportuali che toccano Venezia, Trieste e Treviso ma contiamo di entrare molto presto anche a Udine e Verona. Siamo certi che, grazie ad altre acquisizioni, saremo ancora più forti».

Non siamo Flixbus

I collegamenti per da gli aeroporti e i porti rappresentano solo una parte del business di Nomago. «Certamente le linee a lunga percorrenza sono un tassello importante. Qui siamo presenti con un servizio decisamente diverso rispetto a Flixbus, noi puntiamo sulla qualità. Consideri che su nostro autobus da 13 metri accogliamo 50 sedute, le prime 12 file sono riservate alla first class con una distanza tra i sedili davvero importante. Al centro del bus abbiamo la zona ‘regolar’ mentre la coda, grazie alla presenza di tavolini, è riservata alle famiglie con figli». I partner industriali privilegiati «sono Setra, Mercedes e Man. In molti casi preferiamo i tre assi per una questione di comfort e sicurezza». Tutto questo, chiaramente, ha un costo. «Preferisco dire investimento. In Slovenia e in Croazia abbiamo investito, sino ad ora, 6 milioni di euro mentre in Italia ne abbiamo investiti due. Ma questo è solo l’inizio. Il prossimo passo è la costruzione di una piattaforma in cui altri partner potranno partecipare». Come Flixbus? «Meglio». Ultima battuta, la partnership con l’Udinese?». È partito tutto «nel 2009 quando la Slovenia è entrata a far parte della Ue. Un rapporto che è cresciuto con il tempo e che oggi, dopo 13 anni rilanciamo guardando al futuro. Il Setra che abbiamo consegnato all’Udinese ci è costato 550mila euro, possiamo dire che l’autobus più caro e prezioso d’Europa».

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