Voyages Leroy, veterani di Neoplan Skyliner
In Belgio c’è un bus operator che potrebbe snocciolare, su due piedi, la storia dei double decker Neoplan Skyliner. Con dettagli legati a tutte le versioni. Voyages Leroy si è aggiudicato il primo bipiano nel 1973, non mancando di portarsi in flotta anche le versioni successive. Una storia ricca di aneddoti. Voyages Leroy e l’evoluzione […]
In Belgio c’è un bus operator che potrebbe snocciolare, su due piedi, la storia dei double decker Neoplan Skyliner. Con dettagli legati a tutte le versioni. Voyages Leroy si è aggiudicato il primo bipiano nel 1973, non mancando di portarsi in flotta anche le versioni successive. Una storia ricca di aneddoti.
Voyages Leroy e l’evoluzione dello Skyliner
Il primo Skyliner, nonché il primo double decker granturismo mai lanciato sul mercato, è stato commercializzato nel 1967. Proprio quest’anno ricorre il cinquantesimo compleanno dell’audace scommessa. «Era un mezzo spettacolare che avrei voluto a tutti i costi avere in flotta!» spiega Francis Delmuelle, al tempo titolare dell’azienda. Passano sei anni, e nel 1973 il sogno si avvera: Voyages Leroy può vantare il primo Neoplan Skyliner consegnato in Belgio. Si tratta dell’inizio di una lunga proficua liason. Nel 1985, infatti, l’azienda si è aggiudicata la versione successiva dello Skyliner, arricchita in comfort e dotazioni di sicurezza. Per la prima volta fanno il loro ingresso a bordo la toilette e il sistema di intrattenimento video. Nel 1988 altri due bipiano entrano in flotta, poi altri sei, seguiti da un Megaliner e nel 2011 da uno Starliner. Ma che ne è stato del primo Skyliner classe 1973? Mandato in pensione dopo 17 anni e tre milioni di chilometri percorsi.
I doganieri sbalorditi…
Oggi, la titolare Emanuelle Delmuelle, figlia di Francis, ripercorre i momenti legati all’inizio della collaborazione con Neoplan: «Buona parte dei nostri competitor derise la nostra decisione, pensando che ci stessimo prendendo un rischio troppo grande. Il mezzo, del resto, costava 3,5 milioni di franchi belga al tempo». Non mancano gli aneddoti: «Quando abbiamo acquistato il veicolo arrivavano da Stoccarda e volevamo superare il confine tra Germania e Belgio in sella al nostro Skyliner nuovo di zecca. Alla dogana però ci fermarono. I funzionari esaminarono il veicolo per un’ora buona. Non riuscivano a capacitarsi. Alla fine, chiamarono il ministero dei trasporti per verificare che fosse veramente un autobus turistico».