Nell’area del Lodigiano, gli utenti del trasporto pubblico sono oggi un quarto di quelli pre Covid. Il dato emerge da un’inchiesta del quotidiano locale Il Cittadino di ieri, dove viene messo in rilievo come «i lodigiani ancora non sono tornati a utilizzare sia il servizio di trasporto urbano – le classiche corrierine di Line –, ma anche i mezzi che percorrono le strade extraurbane».

Titoli di viaggio nel lodigiano, meno 75 per cento

Di conseguenza, per ora non si è verificato alcun problema di sovraffollamento. Tuttavia, per le imprese ciò si traduce in un calo degli introiti da titoli di viaggio del 75 per cento. Perdite che tuttavia, come previsto nel Dl Rilancio, saranno compensate da un fondo ad hoc.

A marzo e aprile il tpl era utilizzato da meno del 10 per cento degli utenti abituali. Oggi sono il 25 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, viene spiegato da Il Cittadino. In pratica, la capienza disponibile con le nuove norme è coperta per appena il 50 per cento.

Line, 60 autisti in cassa integrazione

«Oggi il flusso di utenti, per quanto riguarda il trasporto urbano, è ancora basso, molto di sotto dei limiti consentiti dalle disposizioni attuali. Dovesse crescere la richiesta, sul trasporto urbano o extraurbano, noi comunque siamo pronti ad aumentare la disponibilità, perché abbiamo ancora 60 autisti in cassa integrazione e quindi la possibilità di ampliare le corse» ha dichiarato Filippo Agazzi, amministratore delegato di Line al quotidiano lodigiano.

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