di Gianluca Celentano (conducente di bus)

Tutti noi siamo solidali e uniti indipendentemente dal servizio che svolgiamo, quando osserviamo le drammatiche immagini dell’incidente di Zurigo o commentiamo gli articoli sull’ennesima aggressione al conducente di turno. Ma probabilmente c’è da fermarsi un attimo prendendo in esame anche i bollettini di guerra che arrivano dai cugini camionisti quando avvengono degli incidenti, e sotto i riflettori finiscono molti elementi, tra cui le infrastrutture e la corsa al ribasso dei costi. Il problema? Un numero inadeguato di conducenti, una situazione non certo favorita dalle attuali prospettive sul lavoro in Italia.

La qualità ha un costo

Passeggeri, autisti e investimenti dovrebbero essere in pole position quando si parla di concedere nuove autorizzazioni a linee low cost, e seppur questo concetto sembrerebbe a regime nei grandi gestori italiani privati o a concessione pubblica, ascoltando gli autisti emergono discutibili situazioni d’impiego degne di nota. Ma sempre tra i conducenti, c’è poi chi è davvero soddisfatto dopo anni di noleggio firmato addirittura da tour operator del calibro di Trafalgar e una successiva gavetta notturna sulla linea Flixbus Roma – Bolzano.
Incontro sul piazzale il collega Giulio Galassi, 39 anni dipendente della SIT di Roma, una società più conosciuta con il nome Bus Shuttle riportato sulle livree dei suoi fiammanti bus prevalentemente Setra. Giulio è davvero entusiasta del servizio Flixbus che svolge, e fare una cernita sugli argomenti che mi propone non è una cosa facile. Ma forse può essere interessante sapere che è il più anziano ed esperto dei colleghi che svolgono la linea 519 che da Roma arriva fino a Zurigo e viceversa, passando da Milano.

La motivazione è importante

Il collega, con il suo simpatico e contagioso accento romanesco, non usa mezzi termini garantendomi che la qualità e sicurezza sono i punti cardini del brand verde arancio, e addirittura mi informa che i bus di SIT, anche quelli a tre assi utilizzati per il servizio Flixbus, hanno una vita media di duecentomila chilometri – 8 mesi – con i colori verde arancio, successivamente, nonostante siano ancora nuovi, vengono spostati sui servizi di noleggio dell’azienda. Insomma: l’unione tra Flixbus e SIT è tra le più riuscite ma Giulio continua facendomi conoscere altri aspetti positivi che evidenziano la meritocrazia e l’interazione – peraltro sempre più necessaria nel settore – tra conducente, azienda e concessionario. Pagamenti puntuali, doppio autista di notte e una linea telefonica preferenziale con il quartier generale in Germania, riposi a scalare e turnazioni in sinergia con altri sevizi aziendali tra cui il tpl, garantiscono agli autisti qualche domenica libera da passare con la loro famiglia
A fare eco a Giulio si aggiunge l’indiscussa esperienza di Max Salis, 47 anni; un vero tecnico del noleggio oggi alle dipendenze della Morandi Tours. Molto preparato sulle normative e addirittura amministratore di diversi gruppi di autisti su facebook, si dimostra simpatico disponibile è sempre pronto ad aiutare e consigliare i colleghi. Max mi conferma le parole di Giulio dichiarando che grazie al suo nuovo servizio Flixbus – il Torino – Zurigo – è completamente rinato in particolar modo per la regolarità, tranquillità e qualità che il franchising verde arancio offre a conducenti e passeggeri.

Da metterci la firma ma… i dubbi restano

Nonostante la grande energia che trasmettono le parole propositive di chi senza dubbio è appassionato al suo lavoro, devo salutare Giulio a bordo del suo Setra S 515 HD, ma senza ipocrisie non sono pochi coloro che sostengono che l’optimum sarà raggiunto solamente quando sui forum di categoria cesserà la domanda: “Come si fa a lavorare in quella data azienda?”. Una “innocente domanda” che tra i driver tedeschi non si pone, forse perché gli investimenti sono maggiori e le spese minori e il concetto di servizi diversificati di linea e noleggio è sicuramente una realtà collaudata che può solamente trasmettere qualità ma anche la tranquillità dovuta al conducente, eliminando timori o titubanze quando si cambia azienda; ammesso che oggi come oggi sia ancora possibile…

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