Nasce l’Osservatorio Auto e Mobilità di Luiss Business School, Unrae, Toyota e Honda
Si è insediato il Comitato scientifico dell’Osservatorio Auto e mobilità di Luiss Business School, costituito in collaborazione con il Care, Center for Automotive Research and Evolution dell’Università Guglielmo Marconi. Unrae, Toyota e Honda sono i primi partner sostenitori dell’iniziativa, che – sottolinea una nota – arricchisce il panorama internazionale di un nuovo centro studi universitario di alto […]
Si è insediato il Comitato scientifico dell’Osservatorio Auto e mobilità di Luiss Business School, costituito in collaborazione con il Care, Center for Automotive Research and Evolution dell’Università Guglielmo Marconi. Unrae, Toyota e Honda sono i primi partner sostenitori dell’iniziativa, che – sottolinea una nota – arricchisce il panorama internazionale di un nuovo centro studi universitario di alto profilo nei settori chiave dell’auto e della mobilità.
Direttori scientifici dell’Osservatorio, sono i professori Fabio Orecchini, ordinario di sistemi per l’energia e l’ambiente dell’Università Guglielmo Marconi, e Luca Pirolo, associato di Management dell’Università Luiss Guido Carli. L’attività dell’Osservatorio Auto e mobilità prevede un programma di studi e ricerche, pubblicazioni tematiche, organizzazione di seminari, convegni ed eventi relativi all’evoluzione dell’industria dell’auto e alla mobilità sostenibile.
«La nascita di un centro studi e ricerche universitario dedicato all’auto e alla mobilità rappresenta un’occasione importante per l’intero sistema economico e industriale legato al settore», commenta Orecchini. Il ruolo dell’Osservatorio, aggiunge Pirolo, «è quello di indagare sui cambiamenti per comprendere l’evoluzione delle logiche di acquisto ed utilizzo di mezzi e di servizi di mobilità e di fornire agli operatori del settore strumenti per pianificare le proprie strategie, modelli di business e politiche industriali».
L’Osservatorio parte con i primi partner sostenitori, Unrae, Toyota e Honda che entrano nel Comitato scientifico dell’Osservatorio e contribuiranno allo sviluppo delle attività.