È andato online il 14 aprile il webinar  con protagonista MOTUS-E, dedicato al vademecum appena stilato  “Autobus elettrici per il trasporto pubblico”. Il documento, destinato ad enti pubblici e operatori, è stato commentato durante l’evento, che ha visto la partecipazione dei presidenti delle tre associazioni di categoria Anav, Asstra e Agens.

Il vademecum “Autobus elettrici per il trasporto pubblico”

Il documento si pone come strumento per guidare le Regioni, gli Enti locali e le aziende di trasporto pubblico nell’implementazione di una rete di tpl 100% elettrica, con bus elettrici a batteria (BEB). Le linee guida serviranno supportare il processo decisionale, per ottenere il massimo beneficio minimizzando tutti i possibili rischi.

Dopo un’overview del panorama attuale degli autobus elettrici e dell’importanza di una mobilità sostenibile, il vademecum tratta le tecnologie disponibili per la propulsione elettrica. Sono illustrate le tipologie di batterie esistenti, le infrastrutture di ricarica necessarie con relative tempistiche (ad esempio il pantografo o la ricarica in deposito), i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna tipologia. Sono poi presentate le evoluzioni di prezzo dei pacchi batterie nel tempo e i costi delle strategie di ricarica nella gestione delle flotte. Il documento prosegue con riflessioni sui vantaggi della mobilità elettrica sull’ambiente rispetto ai veicoli a propulsione tradizionale, e con un confronto con i mezzi a idrogeno e gas. Si conclude, infine, con le linee guida per la manutenzione di veicoli elettrici, l’illustrazione del quadro normativo e alcuni key studies in Europa.

Il futuro della mobilità elettrica nel tpl secondo i panelist

La Clean Vehicle Directive stabilisce che l’obiettivo minimo degli appalti pubblici per quanto riguarda la quota di autobus a zero emissioni è del 22,5% al 2025, da portare al 32,5% entro il 2030. Tuttavia, in Italia la percentuale è attualmente solo del 9%. Durante il webinar è stata sottolineata l’importanza di investire sui bus elettrici nel tpl: per le Amministrazioni, avere a disposizione mezzi ad emissioni zero significa dare un contributo importante alla decongestione del traffico, migliorando notevolmente la qualità dell’aria in città.

L’elettrico è il futuro ed è sicuramente l’obiettivo da raggiungere, ma dobbiamo rispettare i tempi. Ci sono adempimenti che per l’elettrico devono essere messi in piedi e che sono dipendenti da tutta una serie di infrastrutture“. Così si è espresso Giuseppe Vinella, Presidente Anav, che ha segnalato anche le priorità per quanto riguarda i fondi del PNRR, come “l’avvio di un programma di rinnovo  del parco veicoli adibiti ai servizi commerciali e l’estensione della riduzione dell’accisa sul gasolio anche al gasolio impiegato nello svolgimento dei servizi di noleggio autobus con conducente“.

È invece così intervenuto Francesco Venturini, Presidente di Motus-E: “La pubblica amministrazione deve dare il buon esempio per la mobilità a zero emissioni. Una delle prime cose, la più visibile per l’utente comune in città, è l’elettrificazione del trasporto pubblico: una necessità per rendere le nostre città più vivibili, ma anche un esempio per spiegare ai nostri concittadini che si sta andando verso un mondo diverso, che la transizione energetica sta effettivamente accadendo.

Dino Marcozzi, Segretario Generale di Motus-E, ha aggiunto: “Il vademecum è un documento aperto agli stakeholder, non solo interni a Motus-E, ma anche esterni. Il nostro scopo è quello di supportare al meglio i processi decisionali delle amministrazioni, delle imprese e degli operatori. Abbiamo richiesto interventi di rimodulazione del PNRR, fondamentali nello svecchiamento dell’impostazione culturale: non bisogna solo comprare i mezzi elettrici“.

Secondo Andrea Gibelli, Presidente ASSTRA, “Il vademecum è uno strumento di lavoro che dimostra la grande occasione che si presenta al paese. in questo contesto, visto che c’è una grandissima sensibilità pubblica al tema della sostenibilità, che orienta anche le scelte politiche, servirà ridisegnare le nostre città: abbiamo bisogno di una transizione energetica come quella indicata dal Piano Nazionale, e uno strumento tecnico come quello presentato oggi è un valido elemento di analisi per aziende e operatori, per avere indicatori per ridisegnare proprio modello industriale.

Ecco il video completo del webinar del 14 aprile!

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