Le soluzioni tecnologiche a favore della mobilità sono tra gli obiettivi di investimento previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. MOST, il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, punta all’innovazione delle infrastrutture e dei trasporti. Attraverso la collaborazione con 25 enti di ricerca e 24 grandi imprese, MOST ha la missione di implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive per l’intero territorio nazionale.

La mobilità è un settore fondamentale con ricadute dirette per l’ammodernamento del Paese, l’ambiente, l’economia e l’occupazione, che nel 2030 avrà un valore di mercato di 220 miliardi di euro e che occuperà il 12% della forza lavoro di tutto il Paese.

«MOST non si accontenta di progettare il futuro – ha dichiarato il Presidente di MOST Ferruccio Resta – ma lo sta costruendo già oggi. La mobilità non deve rimanere un semplice spostamento ma deve rappresentare un elemento fondamentale di coesione sociale ed economica. Bisogna comprendere e sviluppare nuove tecnologie per migliorare le infrastrutture e ridurre l’impatto ambientale. Gli obiettivi primari sono decarbonizzazione, decongestione, sicurezza, accessibilità e lavoro. Abbiamo un ruolo fondamentale per rispondere alle sfide della mobilità sostenibile, cogliendo le grandi opportunità fornite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Riconosciamo la nostra responsabilità di contribuire all’attuazione degli obiettivi di mobilità sostenibile e transizione ecologica – ha concluso Resta – e svolgeremo il nostro ruolo di catalizzatori dell’innovazione nel panorama della mobilità attraverso attività concrete”.

Mobilità del futuro, i progetti di MOST

Dall’air mobility alla guida autonoma, dall’elettrico all’idrogeno: sono solo alcuni dei progetti di ricerca per la mobilità del futuro presentati in occasione dell’evento “Futuro in movimento – From the research to business” che si è svolto all’interno degli IBM Studios di Milano.

Si tratta di programmi di ricerca che spaziano in tutti gli ambiti della mobilità con l’obiettivo di interconnettere i sistemi tecnologici per creare una mobilità sempre più sostenibile in un ecosistema in cui mezzi e tecnologie collaborano per migliorare efficienza e sostenibilità. In campo aeronautico è allo studio un propulsore completamente elettrico ed è in fase di progetto un aereo ibrido per il trasporto regionale da 50 passeggeri. Nel settore navale l’attenzione è sui sistemi propulsivi a bassa emissione e ad alta efficienza per minimizzare il disturbo agli ecosistemi marini. Nel trasporto merci, droni più potenti stanno liberando le strade congestionate. E l’industria automobilistica continua a innovare, creando veicoli sempre più avanzati e connessi.

Questi strumenti tecnologici si integrano con infrastrutture all’avanguardia che renderanno il viaggio sicuro, sostenibile innovativo., La realizzazione di un sistema integrato per la mobilità sostenibile che consentirà l’utilizzo di mezzi a guida autonoma grazie alla creazione di smart road – strade intelligenti – con l’obiettivo “zero incidenti”.

Oltre all’elettrico, sono in atto progetti che esplorano altre fonti di energia per veicoli, come l’idrogeno, con test specifici, in particolare sui treni per valutarne l’efficacia. Sempre a proposito di trasporto ferroviario un progetto dimostrerà la maturità di treni bimodali completamente elettrici. In questa configurazione i motori elettrici del treno possono essere alimentati sia tramite linea aerea di contatto, ove disponibile, oppure tramite le batterie di bordo.

Nell’ottica di garantire un alleggerimento strutturale dei veicoli, si sta studiando la possibilità di realizzare componenti automotive con leghe di alluminio da riciclo, attraverso l’impiego sia di tecnologie consolidate che di approcci innovativi. Infine, algoritmi avanzati saranno sviluppati per ottimizzare sistemi energetici complessi, garantendo l’efficienza, soprattutto con l’aumento di fonti rinnovabili e l’uso efficiente delle batterie, un passo importante verso la decarbonizzazione.

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