Il traguardo della Mobility as a service? Pianificazione del tragitto, anche intermodale, e acquisto del biglietto nella medesima app. È l’obiettivo condiviso da Moovit, applicazione per la pianificazione dei percorsi urbani, e Masabi, attiva nel mobile ticketing. Due realtà che hanno all’attivo una partnership sfociata negli Stati Uniti in un case study significativo, che prevede la possibilità di viaggiare coi mezzi di 13 aziende di trasporto pubblico tra Ohio e Kentucky pianificando, pagando e convalidando il biglietto tramite l’app Moovit (recentemente rilevata dal gruppo Intel), grazie all’integrazione del tool Justride firmato Masabi.

masabi moovit

Masabi, il mobile ticketing integrato in Moovit

«Per Masabi il mercato italiano è nuovo, ci stiamo stabilendo esplorando le possibilità e le opportunità offerte – così Giacomo Biggiero, Business Development and Partnership di Masabi (nella foto sotto), ad AUTOBUS -. Con Moovit abbiamo una partnership globale, abbiamo integrato le piattaforme ed è un caso che il prodotto sia stato lanciato in America». Masabi ha implementato il proprio sistema di ticketing in 80 città del mondo, con particolare presenza in Europa nei mercati di Spagna e Francia.

Dal canto suo «Moovit continua a macinare traguardi – sottolinea Samuel Sed Piazza, direttore delle partnership di Moovit -. Oggi offriamo informazioni su mobilità multimodale in 3.400 città nel mondo, coprendo 112 paesi con una base di 900mila utenti. E ci stiamo concentrando sull’introduzione della possibilità di pagare anche il tragitto pianificato tramite l’applicazione, in chiave di ‘plan – pay – ride’. È esattamente quanto fatto negli Stati Uniti, in un bacino coperto da 13 aziende di trasporto in Ohio e Kentucky. Il ticketing è un tool importante per aiutare l’utente a completare il viaggio in comodità». 

masabi moovit

In quest’ottica, Moovit ha siglato una serie di partnership con realtà che si occupano, appunto, di bigliettazione digitale. Una di queste è Masabi. Non si tratta, tuttavia, di una partnership esclusiva: «Il principio base di Moovit è quello di offrire la soluzione migliore per l’utente finale – ancora Sed Piazza -. E non è possibile fornire la soluzione migliore avviando collaborazioni esclusive. Quella con Masabi è in ogni caso, indiscutibilmente, una partnership di prestigio che porta alto valore alla nostra proposta».

Moovit e Masabi nella stessa app, il biglietto… scompare

Sul piano pratico, come funziona? «L’app Moovit mostra come al solito le opzioni di viaggio e relativo costo. Grazie all’integrazione con Masabi, i nostri due motori sono uniti, per cui direttamente nell’app l’utente può chiedere la generazione del ticket effettuando il pagamento», così Sed Piazza (in foto).

masabi moovit

Il traguardo è semplice: «L’obiettivo di Masabi è quello di far sparire il concetto di bigliettazione – così Biggiero -. L’utente deve concentrarsi sul planning, il pagamento deve diventare un gesto semplicissimo. Per questo siamo molto concentrati sull’account-based ticketing». 

Ostacoli all’introduzione di simili sistemi in Italia? «Sicuramente la grande frammentazione del mercato, e il fatto che i linguaggi, sia hardware che software, dei vari sistemi di mobilità sono totalmente diversi tra loro, così come i sistemi di pagamento. Non c’è dubbio che in Italia ci si è affacciati al ticketing digitale con due o tre anni di ritardo rispetto agli altri paesi. Ma l’interesse è sempre più forte», così Sed Piazza. Aggiunge Biggiero: «Per implementare soluzioni è necessario far parte del meccanismo di approvvigionamento delle aziende di tpl, che hanno tempistiche molto lunghe per le gare d’appalto».

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