Mom, un piano industriale da 88 nuovi bus in quattro anni
Mobilità di marca, un piano industriale da 88 nuovi autobus in quattro anni. 31 milioni di investimenti che si focalizzeranno anche sulla digitalizzazione e su nuove sedi. L’azienda prevede margini in operativi in crescita del 44 per cento entro il 2021. Il nuovo Piano industriale di Mom, azienda del trasporto pubblico locale dell’area di Treviso, […]
Mobilità di marca, un piano industriale da 88 nuovi autobus in quattro anni. 31 milioni di investimenti che si focalizzeranno anche sulla digitalizzazione e su nuove sedi. L’azienda prevede margini in operativi in crescita del 44 per cento entro il 2021. Il nuovo Piano industriale di Mom, azienda del trasporto pubblico locale dell’area di Treviso, è stato approvato oggi all’unanimità dall’Assemblea dei soci riunitasi in Provincia di Treviso.
Mom dice addio agli Euro 0 ed Euro I
Mobilità di Marca nel 2018 ha percorso 17,5 milioni di km (il 70% in ambito extraurbano) e trasportato 30 milioni di passeggeri. I dipendenti sono 603 al 31.12.2018 di cui 471 autisti. Ebbene, entro il 2021 l’azienda investirà nell’acquisto di nuovi autobus: 33 già nel 2019. L’investimento sarà superiore ai 10 milioni di Euro (5,6 milioni da contributi sia regionali che europei, per la parte restante in autofinanziamento e finanziamento di terzi) e comporterà la dismissione di autobus con classe Euro 0, 1 ed in parte Euro 2. Attualmente il parco mezzi (545 veicoli) presenta un’età media di 13,22 anni che risulta strategico svecchiare, precisa l’azienda in una nota stampa. In quattro anni l’azienda raggiungerà l’obiettivo di acquisto di 88 nuovi mezzi. Tra gli acquisti, previsti diversi “maxi bus” da 18 metri.
Non solo nuovi autobus
Ma Mobilità di marca non investirà solamente nel rinnovo del parco mezzi. Saranno infatti portate a compimento due operazioni immobiliari: a Treviso l’intervento nell’area di Via Castellana (nuova sede aziendale e deposito per 7,7 milioni), a Castelfranco Veneto la costruzione di deposito e officina comporteranno un investimento di 13,7 milioni di Euro per acquisizione di terreni e costruzione di fabbricati e 2,4 milioni di Euro per impianti (rifornimento carburanti, sistemi di trattamento, officine). Tra il 2019 e il 2021, ci sarà una conseguente riduzione dei costi per canoni d’affitto dovuta alla realizzazione di sedi di proprietà pari a – 145 mila Euro l’anno.
Mom punta sulla digitalizzazione
Nel 2019 sono previsti investimenti in innovazione tecnologica (dotazioni informatiche hardware e software) per 4,6 milioni di Euro. “Nell’arco di piano, MOM punta a portare a termine l’evoluzione in Utility 4.0, attraverso – così il Presidente Colladon – la crescente digitalizzazione dei processi, la raccolta e analisi dei dati e la diffusione di infrastrutture “intelligenti” per i suoi Clienti. Si tratta di completare i sistemi AVM per il controllo satellitare della flotta, diffondere i sistemi di infomobilità nelle aree urbane, digitalizzare le officine, dotare i mezzi e gli autisti di tecnologie di bordo per la navigazione e la guida sicura, approdare a nuovi sistemi tariffari che guardino ancora di più alla smaterializzazione dei biglietti”.
Mom, uno sguardo al bilancio
Mom Spa, secondo le cifre fornite dall’azienda, prevede un margine operativo lordo a fine 2018 di oltre 3,2 milioni di euro. Il trend 2018-2021 segna una previsione di crescita (+44,7%) che consentirà di far fronte agli ammortamenti e agli oneri finanziari connessi al significativo piano di investimenti aziendale. Nel prossimo triennio sarà portato a termine il piano di riassetto infrastrutturale, dimostrando la capacità aziendale di mantenere il risultato economico positivo, nonostante i massicci investimenti previsti. Il 2018 chiuderà con una Posizione Finanziaria Netta di 2,2 milioni (la previsione per il 2021 è una PFN di 4,8 milioni). Mom, grazie ad un indebitamento con le banche estremamente ridotto e ad una ottima liquidità, registra la migliore performance tra sei aziende del TPL Veneto, con un rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e Margine Operativo Lordo di –2x, trovandosi quindi tecnicamente in produzione di cassa. Il valore della produzione nel 2018 si attesterà a 45,6 milioni di Euro, in crescita a 47,9 milioni entro il 2021 anche per effetto dell’adeguamento tariffario, fermo al 2013. Il risultato operativo passerà quindi dai 128 mila Euro del 2018 ai 426 mila Euro del 2021. L’azienda prevede la chiusura del 2018 con un utile di esercizio 55 mila Euro (206 mila entro il 2021).
Mom: il 2019 vedrà il nuovo socio
Il 2019 segnerà l’ingresso del nuovo socio, il quale, in seguito alla partecipazione alla gara a doppio oggetto, sottoscriverà il 30% delle azioni, di cui 5 milioni di Euro in aumento di capitale sociale e 3,5 milioni di Euro per la sottoscrizione della quota del socio ATAP e 1,8 milioni di Euro per riserva sovrapprezzo. Al nuovo socio spetterà la nomina del nuovo direttore di esercizio. Il nuovo assetto vedrà, quindi, il 41% delle azioni detenute dalla Provincia di Treviso, il 30% dal socio operativo, l’11,73% dal Comune di Treviso, il 3,24% dal Comune di Castelfranco Veneto, il 2,32% dal Comune di Vittorio Veneto, il 2,05% da ATVO, il 9,66% da altri Comuni.
Colladon: Mom si consolida
“Il periodo 2019 – 2021 – afferma il Presidente MOM, Giacomo Colladon – segnerà una nuova fase nell’evoluzione di Mom, nata nel 2014, arrivando al suo consolidamento industriale. In questo arco temporale, infatti, si concluderanno l’ingresso del nuovo socio operativo e il conseguente aumento di capitale, gli investimenti strategici nel rinnovo della flotta, lo sviluppo dell’azienda 4.0 attraverso la forte spinta alla digitalizzazione dei processi interni e dei sistemi di vendita, la patrimonializzazione attraverso importanti operazioni immobiliari”. “Esprimo apprezzamento a Mom che ha saputo intraprendere un serio ed impegnativo percorso di razionalizzazione attraverso un piano importante – ha commentato il Presidente della Provincia, Stefano Marcon – Denota un’azienda sana, ambiziosa, ma concreta al tempo stesso; la valorizzazione e l’ampliamento degli immobili in proprietà e la riduzione delle spese per affitto vanno nella direzione indicata di patrimonializzare l’azienda che si trova, così, all’altezza delle sfide che verranno “.