L’assemblea dei soci MOM ha approvato stamane con voto unanime, presso la sede della Provincia di Treviso, il Piano Industriale per il triennio 2020-2022 presentato dal Presidente di MOM Spa, dr. Giacomo Colladon. Un piano che imprime una nuova accelerazione al rinnovo di Mobilità di Marca ponendo l’efficientamento del servizio e del parco mezzi come priorità, assieme agli investimenti per nuovi impianti (autostazioni, depositi, officine) e alla digitalizzazione dei processi e dei servizi al Cliente. L’azienda, che ha un fatturato di circa 47 milioni di euro e 600 dipendenti (di cui 455 autisti), prevede investimenti nel triennio per 30,7 milioni.

MOM

MOM, il piano industriale

“Il nuovo Piano Industriale consegna a noi soci, sia nei numeri che nella vision, l’applicazione degli indirizzi forniti dai soci, per la valorizzazione patrimoniale della società  – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – e l’innovazione costante finalizzata al miglioramento dei servizi e alla sostenibilità ambientale”.

MOM, i numeri del parco

Al 31.12.2019 il parco macchine MOM (315 interurbani, 135 urbani, oltre a scuolabus e mezzi di servizio per un totale di 557 unità) risultava avere una età media di 13,26 anni. Dalla sua nascita, nel 2014, MOM ha investito quasi 30 milioni per l’acquisto di 120 mezzi con un rinnovo che sfiora il 25% del parco circolante. Resta prioritario proseguire nell’azione di ammodernamento, sia per ragioni ambientali che economiche. Nell’arco di piano pertanto finanziati nuovi 48 acquisti per un totale di 12,9 milioni di investimenti (5,9 milioni autofinanziamento). Gli acquisti saranno prioritariamente orientati verso soluzioni e metano e in parte elettrico.

I chilometri all’anno

“Annualmente MOM realizza percorrenze per oltre 17 milioni di chilometri, in prevalenza in ambito extraurbano (5,2 milioni di Km in ambiti urbani). La soluzione strategica per il prossimo futuro sarà sicuramente il metano, anche in considerazione del fatto che nel nuovo deposito di via Castellana – ha spiegato il Presidente Giacomo Colladon – l’impianto di rifornimento è già predisposto per una conversione da GPL a gas metano liquido compresso. L’installazione di pannelli fotovoltaici consentirà anche l’auto-alimentazione dell’impianto stesso creando una gestione circolare e sostenibile dell’energia. Considerato che l’autonomia attuale degli elettrici non va oltre i 140 chilometri (contro i 420 di percorrenza media giornaliera di un bus MOM) è evidente che la scelta del metano resta, attualmente, la più corretta da un punto di vista dell’efficientamento e della sostenibilità ambientale. Abbiamo comunque investito già in mezzi elettrici e continueremo a farlo per gli ambiti urbani, come il centro storico di Treviso”.

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