“Serve una svolta che impegni il Paese e l’intera comunita’ internazionale a puntare con forza sulla transizione ecologica anche attraverso la mobilita’ sostenibile. Una scelta strategica irreversibile. In Emilia-Romagna questa scelta l’abbiamo fatta, insieme all’intero sistema regionale, rafforzandola nel Patto per il Lavoro e per il Clima”: lo dichiara il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini presentando il nuovo piano di “Mobilita’ sostenibile. Trasporto pubblico, mobilita’ pulita e ciclopedonale, logistica e merci su ferro” che prevede in Emilia-Romagna interventi e investimenti per 3,6 miliardi di euro nei prossimi tre anni. “Combattere il cambiamento climatico, tagliare i livelli di inquinamento, tutelare la salute delle persone, riorganizzare i tempi di vita e lavoro e delle citta’: tutto passa da una mobilita’ nuova e diversa – spiega ancora Bonaccini – Una sfida che vogliamo vincere tenendo insieme ambiente e lavoro, per una piena sostenibilita’ economica e sociale. Gli anni che abbiamo davanti sono cruciali per dare – da subito – un segno vero, concreto che vogliamo cambiare le cose”. “Da qui al 2025 possiamo contare su progetti e investimenti per 3,6 miliardi di euro, di cui uno direttamente dalla Regione: sono certo – conclude il presidente dell’Emilia Romagna – che anche su questa frontiera l’Emilia-Romagna sapra’ dare un contributo importante al Paese”. 

Emilia Romagna, investimenti per 3,6 mld in 3 anni

Un investimento senza precedenti. Per una scelta irreversibile. Oltre 3,6 miliardi di euro per la mobilita’ sostenibile in Emilia-Romagna, di cui 1 miliardo direttamente dalla Regione. Per interventi da realizzare nel prossimo triennio. Tre gli assi strategici di intervento: trasporto pubblico, mobilita’ pulita e ciclopedonale, logistica e merci su ferro. E quindi, completamento del ricambio del parco mezzi circolante, con treni e autobus ecologici, comodi e sicuri; elettrificazione delle linee ferroviarie, stazioni rinnovate, piu’ accessibili e tecnologiche, per una offerta ferroviaria regionale a zero emissioni entro il 2023; trasporto merci su ferro e cluster intermodale per togliere sempre piu’ camion dalle strade (almeno 50mila mezzi pesanti). E ancora, sviluppo del trasporto rapido costiero, mille chilometri in piu’ di piste ciclabili entro il 2030, mobilita’ elettrica, incentivi per pendolari ed estensione degli abbonamenti gratuiti per gli studenti per rendere attrattivo al massimo il trasporto pubblico locale, con particolare attenzione a chi vive nelle aree interne e nelle zone di montagna. 

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