A fine marzo verrà presentata la nuova società di Enel che si occuperà di tutti i servizi e i prodotti che riguardano la mobilità elettrica: si chiamerà Enel X Way e avrà una dotazione iniziale di 700 dipendenti, sparsi in almeno tre continenti e diciotto Paesi.

Una operazione studiata dai vertici di Enel per valorizzare quanto costruito nel settore fino a questo momento. Al vertice di Enel X Way è stata chiamata Elisabetta Ripa, per quattro anni alla guida di Open Fiber. Lo scrive Affari & Finanza di Repubblica aggiungendo che la società, dopo la prima fase di lancio, aprirà il suo capitale a fondi di investimento o in alternativa – se e quando i mercati ritroveranno la loro stabilità- si proietterà verso la quotazione in Borsa replicando uno schema ormai consolidato in casa Enel, sperimentato dall‘amministratore delegato Francesco Starace per i grandi progetti di rinnovabili nel continente americano: cedere una parte dell’azionariato per incamerare le risorse necessarie per accelerare i piani di sviluppo.

starace enel bus elettrici

Enel X Way, lo spin off della mobilità elettrica

«La strada è segnata. Magari ci vorrà ancora qualche anno, ma non ci sono dubbi che il futuro della mobilità sia elettrico. Non solo a quattro ma anche a due ruote, nella micro-mobilità urbana, così come nell’ambito della navigazione e dei voli privati. Manca solo l’ultimo salto, che non è tanto tecnologico quanto economico, come dimostrano i grafici della penetrazione delle auto elettriche. Mano a mano che i costi delle batterie si riducono, diminuiranno anche quelli delle auto elettriche e aumenterà la propensione ad abbandonare i veicoli a motore endotermico. Già oggi i costi di gestione di una auto elettrica sono inferiori. Ma non è detto che siano tutti di proprietà. Anzi, il futuro appartiene a una mobilità flessibile e mista, dove i consumatori cercheranno soprattutto servizi, spostarsi comodamente ed economicamente con facilità di utilizzo: è in questo mercato che noi vogliano farci trovare pronti» ha dichiarato Ripa».

Elisabetta Ripa Enel X Way

«Il nostro progetto – spiega ancora Ripa ad Affari& Finanza – non è solo italiano ma globale. Siamo presenti negli Stati Uniti dove abbiamo già oltre il 10% del mercato delle ricariche in ambito domestico, ma anche in Inghilterra, Francia, Germania e ovviamente Spagna, Romania e Sud America dove Enel è presente da anni. Già oggi siamo leader in Cile nei servizi per il trasporto pubblico e in Brasile nei parcheggi privati. Abbiamo accordi commerciali anche in Cina, dove non siamo interessati alla realizzazione di infrastrutture di ricariche aperte al pubblico, ma lavoriamo con i produttori di autovetture che esportano in Europa per fornire soluzioni hardware e software evolute per la ricarica in ambito privato. Il nostro obiettivo è essere fornitori globali di soluzioni integrate per la mobilità elettrica attraverso una piattaforma innovativa di gestione del servizio».

«Il futuro è già adesso, esistono e si affermeranno sempre più tecnologie per ricariche veloci, giusto il tempo di un caffè. Il nostro lavoro è abilitare l’utilizzo e la realizzazione di una rete capillare di infrastrutture per ricaricare l’auto mentre è parcheggiata, negli uffici, nei centri commerciali, negli alberghi e – là dove è possibile – nei garage privati e nei cortili dei condomini e dare accesso al cliente a tutte le informazioni necessarie per rendere ogni viaggio un’esperienza semplice e divertente». ha proseguito ancora il nuovo vertice di Enel X Way. Mentre per il futuro prossimo, continua, «guardiamo alla nautica, settore dove l’Italia è leader, perché un motore elettrico può essere l’ideale per tratte predefinite e vogliamo dotare i porti di infrastrutture di ricarica dedicate. Allo stesso modo, è possibile sostituire intere flotte di mezzi per il trasporto pubblico, dagli autobus agli scuola bus fino, ad esempio, ai veicoli di servizio negli aeroporti. La mobilità elettrica in ogni sua declinazione è un settore in forte crescita, dove si concentra l’interesse degli investitori come dimostrano gli oltre 70 miliardi raccolti da iniziative finanziarie nel 2021. Al sorpasso dell’elettrico siamo più vicini di quanto si pensi».

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