Un bando da 400mila euro per dotare i mezzi di strumenti tecnologici per il monitoraggio degli stili di guida, per aumentare la sicurezza a bordo degli autobus e ridurre l’impatto ambientale. È la scelta di Mobilità di marca, gestore del tpl di Treviso, che ha voluto inserire gli investimenti in sicurezza attiva dei veicoli nel nuovo Piano Industriale. L’obiettivo è installare sulla flotta dei 450 mezzi, già dotata di sistemi di controllo satellitare da parte della Sala Controllo Esercizio, una nuova generazione di sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), dispositivi di assistenza alla guida.

mobilità di marca autobus

Mom, obiettivo aumentare la sicurezza e ridurre i consumi

Il nuovo piano industriale di Mom sarà presentato in Consiglio di Amministrazione nella prossima seduta e sarà successivamente portato all’attenzione dell’assemblea dei soci convocata per il 21 Febbraio prossimo. Gli equipaggiamenti in questione, che rispondono al nome di Adas, consentono di trovare soluzioni efficaci che permettono non solo di ridurre gli errori alla guida ma anche di contenere la spesa per il carburante e, di conseguenza, di emettere meno sostanze inquinanti nell’ambiente. Secondo uno studio effettuato dall’Università di Leeds in 7 Paesi europei – Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna, Svezia e Olanda – prendendo come campione una serie di veicoli con differenti alimentazioni, la riduzione di consumi ed emissioni medie è del -2,6% in città e del -5,8% nelle aree suburbane.

Un sistema alleato dell’autista

Il Presidente Giacomo Colladon ha affermato che «Il sistema operativo è pensato per fornire in real time dati utilissimi anzitutto al nostro autista che, dal software di bordo, riceverà costanti indicazioni sulla corretta condotta di guida: gli verranno segnalate, ad esempio, frenate o accelerate brusche o una velocità di guida eccessiva, in modo da consentirgli una correzione immediata. Ben si comprende, quindi, come la tecnologia possa diventare un alleato dell’autista. Inoltre, il bando di gara prevede preliminarmente dei corsi di formazione per promuovere i principi della guida ecologica e sicura, oltre che destinati a spiegare il funzionamento degli apparati».

Mobilità di marca, nulla a che vedere col “braccialetto Amazon”

Qualcuno ha azzardato un paragone con il prototipo di braccialetto elettronico brevettato da Amazon, sollevando la questione del sistema di controllo tecnologico del lavoratore. Su questo ha preso la parola sempre Colladon: «È evidente che le finalità sono opposte: una azienda come Amazon punta, attraverso il controllo della produttività dei propri dipendenti, a massimizzare gli utili per meri scopi economici. Una azienda come Mobilità di Marca, che gestisce un servizio pubblico, è lontana anni luce da questa impostazione. Abbiamo scelto di investire nel meglio delle tecnologie informatiche internazionali per finalità chiare: aumento della sicurezza, per lavoratori e passeggeri, e promozione di stili di guida ecologici che riducano consumi ed emissioni dannose per l’ambiente. Siamo sicuri che queste finalità sono condivise anche dai nostri lavoratori, con i quali troveremo, in piena condivisione, le corrette forme di applicazione della nuova tecnologia e un corretto uso dei dati forniti. I dati che ciascun apparecchio fornirà al sistema centrale, serviranno a creare una baseline cioè una modalità standard di guida e a evidenziare situazioni in contrasto con il comportamento virtuoso. Assieme al sindacato stabiliremo le regole d’ingaggio, le modalità e le finalità dell’utilizzo dei dati stessi. Ma la nostra proposta è chiara: se l’azienda risparmia –  su incidenti, costo del carburante, riparazioni – è giusto condividere questo beneficio con i lavoratori che permettono di conseguirlo. Per questo vedremo in che termini stabilire una premialità per gli autisti che, grazie al loro impegno, garantiscono elevati standard di sicurezza e eco guida».

 

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