Milano, il 60 per cento dei conducenti di ATM Milano positivo al test. ATM smentisce
Sul sito di radio popolare oggi (10 maggio 2020) si legge che «dai primi dati sullo screening sierologico emergerebbe che fino al 60% dei conducenti dei mezzi pubblici di superficie di ATM Milano sarebbe positivo al test sugli anticorpi». Un percentuale così alta non si registrava se non nelle residenze per anziani (RSA) e più […]
Sul sito di radio popolare oggi (10 maggio 2020) si legge che «dai primi dati sullo screening sierologico emergerebbe che fino al 60% dei conducenti dei mezzi pubblici di superficie di ATM Milano sarebbe positivo al test sugli anticorpi». Un percentuale così alta non si registrava se non nelle residenze per anziani (RSA) e più alte di quelle negli ospedali.
In serata arriva la smentita di Atm: i test sierologici sui conducenti sono iniziati da qualche giorno, «ma un primo bilancio è ancora prematuro», fa sapere l’azienda di tpl milanese, che nel frattempo «smentisce i dati diffusi in queste ore, numeri falsi e privi di ogni fondamento».
Sempre nell’articolo di radio popolare si specifica che «nelle chat dei lavoratori ATM i primi dati sulla positività dei primi conducenti di superficie sottoposti ai test sierologici girano da giovedì: il 20% sarebbe entrato in contatto col virus. Ma tra gli autisti la preoccupazione è molto alta, perché tra i primi 50 conducenti esaminati, tutti già in quarantena, il dato arriva al 60%». Numeri che supererebbero quelli delle RSA o degli ospedali delle zone focolaio.
Conducenti di ATM Milano
I dati infatti sono una spia di come autobus e tram siano tra i principali veicoli e luoghi di trasmissione del virus, nelle settimane di lockdown in cui a viaggiare erano quasi esclusivamente lavoratori di attività essenziali, e non.
Sui mezzi di superficie con la porta anteriore chiusa e i primi posti non raggiungibili. La loro prima preoccupazione sono le proteste quando i mezzi si riempiono e loro devono invitare i passeggeri a scendere. Sono misure sufficienti? I primi dati pongono il problema di come evitare che autobus e tram siano anche ora il luogo più a rischio. «Misure di sicurezza, distanziamento, mezzi alternativi, ma soprattutto un numero più basso possibile di persone in spostamento, costringendo le aziende al lavoro da casa per quanto possibile, sono le priorità su cui accelerare fin da subito, in previsione del numero sempre crescente di chi tornerà a muoversi in città, e che rischierebbe di tenere alta la trasmissione del virus».
Conducenti di ATM Milano, i controlli
I test sono iniziati tra martedì e mercoledì scorso. Ora si attendono le conferme e soprattutto i dati già della prossima settimana, visto che da lunedì saranno più di 100 al giorno i conducenti che volontariamente vi si sottoporranno. Anche se metà dei conducenti interpellati nei depositi dice di non voler sottoporsi ai test. Hanno paura di che fine faranno i loro dati, e poi con il ripristino del 100% delle corse sono tornati gli straordinari e molti non possono permettersi di andare 7 giorni in malattia in attesa dei risultati e altri 20 giorni in quarantena in caso di positività.