di Gianluca Celentano (conducente bus)

L’appuntamento con la Milano Fashion Week è un evento cult, e quello in programma dal 17 al 23 settembre segue quello delle collezioni maschili presentate a giugno. Si stima un indotto di quasi 213 milioni di euro per questa sola settimana della moda, un risultato che conferma Milano come capitale internazionale dell’alta moda, capace di calamitare orde di addetti ai lavoro e turisti. C’è, però, il rovescio della medaglia: il traffico e la viabilità in tilt

L’organizzazione migliore è stata, come sempre, quella di ATM Milano, che con precisione ha gestito la viabilità e le deviazioni dei mezzi di superficie. Situazione opposta per i vettori privati, lasciati all’oscuro delle località interessate dagli eventi e dalle ripercussioni sul traffico. Solo le telefonate fra autisti di bus hanno evitato altri peggiormaneti.

I problemi principali sono stati riscontrati da chi svolge servizi navetta tra aziende e fermate della metropolitana o stazioni ferroviarie. Sembra evidente che una linea di coordinamento trasversale tra tutti i vettori, pubblici e privati, sia ancora l’anello mancante. Milano, leader nell’efficienza, potrebbe farsi precursore in questo ambito?

Cronaca di un passaggio al limite

L’ultima corsa della giornata dovrebbe essere, per un autista, quella più tranquilla. Tuttavia, giovedì 20 settembre, le cose non sono andate esattamente così. In zona Lambrate, dove si trovano spazi esclusivi che ben si prestano agli eventi di haute couture, la situazione era complessa. In via Ventura e nelle aree limitrofe si preparava la sfilata di Moschino alle 18, e le strade erano praticamente bloccate. La tangenziale est in direzione Cascina Gobba era paralizzata, forse per un incidente o, più probabilmente, per l’impossibilità di smaltire il traffico in uscita. Nonostante la presenza di una pattuglia della polizia stradale, poco si poteva fare. Su via Bistolfi, una coda inusuale per quell’ora costringe un autobus diretto a Lambrate a deviare su via Pitteri, la parallela, per guadagnare 300 metri, ma ignaro di tutto.

Tutto sembra procedere bene fino alla rotonda che collega via Saccardo a via Gaetano Sbodio. Impossibile proseguire verso Lambrate: l’unica opzione è percorrere via Sbodio, già congestionata da auto di lusso e veicoli NCC sui due sensi.  Nessun vigile in vista per gestire la situazione, un’assenza che stona con l’importanza dell’evento. I conducenti delle auto blu (che in realtà sono nere) non sembrano particolarmente collaborativi: molti sono distratti dagli smartphone dopo aver scaricato staff e ospiti della Fashion Week. Gli specchietti aperti delle vetture sono solo uno dei tanti ostacoli, come le auto parcheggiate malamente. ma tra gli NCC c’è chi sa gestire meglio la situazione.

Gli autisti professionisti fanno la differenza

Una giovane con una Clio rossa è ferma davanti al bus, incapace di procedere. Basterebbe chiudere gli specchietti e avere un po’ di dimestichezza con il volante, ma lei non sembra saper come fare. A salvarla è un noleggiatore che la guida con pazienza, quasi come se stesse usando un telecomando. Intanto, due automobilisti si scambiano insulti. Fortunatamente, un altro noleggiatore in giacca e cravatta interviene con calma e riesce a placare gli animi aggiungendo un sorriso.

L’autista: professione (anche) di pubblica utilità

Nel frattempo, un altro NCC si dirige verso via Rombon, bloccando temporaneamente il traffico in una direzione per facilitare lo scorrimento su quella strada. Con successo, il bus riesce a procedere lentamente, con solo pochi centimetri di spazio ai lati. Un autista NCC chiede persino al conducente del bus navetta se lì vicino ci fosse un’area di carico e scarico, ignaro che quello fosse un normale percorso di linea.

Alla fine, grazie alla collaborazione e alla comprensione di chi ogni giorno affronta le sfide del traffico milanese, la stazione di Lambrate viene raggiunta senza incidenti. Del resto, trovare parcheggio a Milano è già una sfida durante l’anno, figuriamoci durante eventi di questa portata. Maggiore coordinazione tra ATM, vettori e NCC avrebbe sicuramente fatto la differenza, ma va riconosciuto che molti di questi autisti, improvvisandosi vigili, hanno gestito la situazione in modo ammirevole. Forse, però, l’amministrazione comunale ha  lasciato troppo spazio all’iniziativa individuale in un evento di tale rilevanza internazionale?

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