Milano-Cortina: accordo per Bus Rapid Transit in Trentino
Prende il via l'accordo di collaborazione per la mobilità in Fiemme e Fassa in vista di Milano-Cortina 2026. Prevede l’introduzione di una linea di "Bus Rapid Transit" in Trentino, soluzione infrastrutturale di mobilità sostenibile considerata dalla Provincia di Trento un upgrade tecnologico e di servizio nell'ambito del Trasporto pubblico locale.
Prende il via l’accordo di collaborazione per la mobilità in Fiemme e Fassa in vista di Milano-Cortina 2026. Prevede l’introduzione di una linea di “Bus Rapid Transit” in Trentino, soluzione infrastrutturale di mobilità sostenibile considerata dalla Provincia di Trento un upgrade tecnologico e di servizio nell’ambito del Trasporto pubblico locale.
Bus Rapid Transit in Trentino, il progetto
Il Bus Rapid Transit (BRT), con autobus su corsie preferenziali, che sarà introdotto in Trentino in occasione delle Olimpiadi invernali, permetterà di aumentare la rapidità del trasporto su gomma, raggiungendo prestazioni assimilabili a quelle di una metropolitana. Per realizzarlo non serviranno nuove infrastrutture viarie, ma un potenziamento delle strade esistenti, con allargamenti localizzati della sede stradale e nuove fermate attrezzate.
La Giunta provinciale ha approvato uno schema di accordo di collaborazione che permette di definire gli interventi sulla mobilità pubblica, inserendo le due Comunità di Valle interessate in un apposito Tavolo di confronto interistituzionale, per la partecipazione attiva del territori coinvolti. “Con il decreto del dicembre scorso a firma del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con Ministro dell’Economia e delle Finanze, sono state individuate le opere da realizzare per garantire la sostenibilità delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Le infrastrutture erano già presenti nel dossier di candidatura, con il decreto sono stati definiti i finanziamenti assegnati. Fra queste opere trovano spazio anche gli interventi per la realizzazione di un sistema di mobilità di tipo Bus Rapid Transit nelle valli olimpiche di Fiemme e Fassa in Trentino e l’adeguamento del deposito bus di Cavalese, per i quali sono previsti 70 milioni di euro di investimenti complessivi” ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
Nel provvedimento è contenuto anche lo studio di fattibilità, che esplora la compatibilità tecnico-funzionale di una linea BRT con le caratteristiche dell’area di studio e le specificità della domanda di Trasporto che essa esprime. L’analisi svolta individua anche tre componenti sinergiche tra loro e caratterizzanti un sistema BRT: l’infrastrutturazione della sede, delle fermate e delle opere complementari; le tecnologie di supporto (ITS, Infomobilità, semaforizzazioni); il materiale rotabile come elemento distintivo (capacità, comfort, allestimenti interni, motorizzazioni a basse emissioni). In generale, è rilevante il conseguimento di servizi più regolari, senza ritardi, anche nelle ore e nei giorni di punta, vista la possibilità di “superare” localmente il veicolo privato, scongiurando i problemi legati alla congestione del traffico.