Il mercato autobus 2023 sta doppiando i dati 2022. Ebbene sì, i numeri tratti dai portali statistici Anfia non lasciano spazio a dubbi: con 2.672 immatricolazioni nel periodo gennaio – 31 agosto 2023 contro le 1.378 del medesimo periodo del 2022 (conteggiando anche midibus e scuolabus, purché over 8 ton), la crescita non è distante dalla tripla cifra: +94%.

Si amplia, rispetto al focus che avevamo realizzato in luglio sui dati del primo semestre, la forchetta che separa i dati di quest’anno con quelli del 2022.

Degna di nota è la crescita delle trazioni a zero emissioni: i 174 bus elettrici immatricolati nei primo otto mesi di quest’anno corrispondono a un +145% sul 2022. E, ciò che più conta, rappresentano uno share del 22,6 per cento delle immatricolazioni di bus urbani. Perfettamente in linea, quindi, con le quote della Clean Vehicles Directive, ancorché distante dal 37,5 per cento medio a livello europeo.

COSTRUTTOREIMMATRICOLAZIONITREND
Iveco Bus1.104+86%
Mercedes-Benz522+92%
Setra199+468%
MAN181+40%
Scania165+92%
Solaris98+25%
BYD67+3250%
Isuzu50+127%
Otokar49+6%
Neoplan37-5%
IIA35-49%
Van Hool30-6%
I dati riguardano autobus sopra le 8 ton immatricolati al 31 agosto 2023. Il confronto percentuale è realizzato rispetto alle immatricolazioni nel medesimo periodo del 2022.
Elaborazione AUTOBUS su dati ANFIA

La crescita del mercato, con Iveco Bus ancora in testa

L’interurbano è il segmento che registra la maggior crescita, un +148 per cento che si riflette nei numeri in costante boom del Crossway, che nelle sue varie declinazioni (Normal Floor, Cng, Low Floor) è stato immatricolato 1.005 volte al 31 agosto. 420 le unità immatricolate nel medesimo periodo dell’anno passato (+140 per cento). Urbani? +74 per cento. Coach? +33%.

Oltre a Iveco Bus, che ha all’attivo una crescita complessiva dell’86 per cento (e la bellezza di 1.104 libretti in 8 mesi), significativo anche il trend imboccato da Mercedes, un +92 per cento che premia in particolare il Citaro (244 consegne vs 24 l’anno scorso), anche se in termini di volumi complessivi la casa di Stoccarda si ferma a metà rispetto al risultato Iveco: 522 immatricolazioni.

Fonte: portale statistico ANFIA
Fonte: portale statistico ANFIA

Setra, è boom

Setra prosegue a far registrare un vero boom: i 199 veicoli consegnati finora rappresentano un +468 per cento rispetto al 2022. Una crescita attribuibile in particolare al segmento Classe II (dove sono state registrate 134 immatricolazioni contro le 3 dell’anno passato).

MAN cresce con andamento inferiore al trend ci mercato complessivo: +44 per cento grazie a 181 immatricolazioni. Mediocre anche la performance Solaris: 98 consegne vs 78 nei primi otto mesi del 2022 valgono un +25 per cento.

Industria Italiana Autobus ha consegnato esattamente la metà dei veicoli rispetto all’anno passato. Ma non è una sorpresa: l’azienda ha annunciato la ripresa delle consegne a inizio settembre, dopo un lungo periodo di stop legato a una serie di vicissitudini societarie che abbiamo provato a illustrare qui.

Molise, Sardegna, Trentino e Piemonte le regioni in cui l’immatricolato ha fatto registrare i più cospicui ‘boom’.

Bene elettrico ed ibrido

Uno sguardo alle alimentazioni. Dell’elettrico si è già detto in apertura. Il grosso della torta se lo sono spartiti Byd (67 unità), Solaris (51) e Rampini (22).

Fa un bel tonfo l’Lng: zero immatricolazioni 2023 fanno da contraltare alle 72 dell’anno passato. Bene l’ibrido (sia lodato il mild): un +350 per cento che si traduce in 289 libretti. Mercedes-Benz ha uno share del 98 per cento. Metano? Segue in aumento proporzionale la crescita complessiva del mercato.

Idrogeno: zero tondo. Basterà la gara TPER, appena aggiudicata a Solaris, per imprimere slancio a questo segmento?

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