Mercato autobus Italia 2025, gennaio in positivo: 635 immatricolazioni, 91 elettriche (14,3%)
Il primo mese dell’anno è col segno “più”. Secondo i dati di Anfia, a gennaio 2025 il mercato dell’autobus italiano ha registrato 635 immatricolazioni, in crescita dell’8,9% sul gennaio 2024 (quando erano 585), prendendo in considerazione i mezzi con ptt superiore a 3.500 kg Nel primo mese dell’anno, tre comparti su quattro risultano positivi: crescono […]

Il primo mese dell’anno è col segno “più”. Secondo i dati di Anfia, a gennaio 2025 il mercato dell’autobus italiano ha registrato 635 immatricolazioni, in crescita dell’8,9% sul gennaio 2024 (quando erano 585), prendendo in considerazione i mezzi con ptt superiore a 3.500 kg
Nel primo mese dell’anno, tre comparti su quattro risultano positivi: crescono a tripla cifra gli autobus e midibus turistici (+141,4%) e gli scuolabus (+150%), mentre il rialzo è a doppia cifra per i minibus (+38,2%). Calano invece gli autobus adibiti al trasporto pubblico locale (-28,9%).
A livello territoriale, infine, a gennaio 2025 le immatricolazioni si mantengono in crescita in due aree geografiche su quattro, con un rialzo a doppia cifra nel Nord-Est (+84,8%) e nel Sud e Isole (+50%), mentre calano del 37,1% nel Nord-Ovest e del 13,2% nel Centro.

Il mercato dell’autobus di gennaio 2025 sopra le 8 tonnellate
Per quanto riguarda invece i dati dell’immatricolato relativi ai veicoli sopra le 8 tonnellate, si contano 477 targhe, in leggero calo rispetto a gennaio 2024: 477 contro 494 (-3,4%). Il segmento che immatricola più unità a gennaio è il Classe III con 170 pezzi, dunque i Classe II con 156, i Classe I con 149 e infine 2 scuolabus.
Alimentazioni e classifica costruttori
Il diesel rimane la tipologia di trazione predominante, seppur in netto calo (-28,4): rispetto a gennaio 2024 quando si contarono 271 bus a gasolio, a gennaio 2025 se ne registrano 194. Dunque continua l’ottimo momento del metano Cng con 113, quindi gli ibridi elettrico-diesel con 87, mentre a quota 82, in salita del 173,3% su gennaio 2024, gli autobus elettrici (che sono 91 considerando anche i “leggeri”). Infine, si conta un solo torpedone Lng.
Venendo dunque a chi ha immatricolato di più a gennaio 2025, in testa il market leader Iveco Bus con 164 targhe, seguito da vicino da Daimler Buses con 137 Mercedes-Benz più 15 Setra, che portano il brand a quota 152. Appaiati a 29 l’accoppiata Karsan e Scania, a 23 Menarini, a 20 Irizar e MAN (8 pezzi del Leone più 12 coach Neoplan), a 11 Solaris, a 9 Temsa, a 8 Otokar, a 7 BYD, a 3 Yutong e infine a 1 Rampini e Isuzu.
Il commento della sezione autobus di Anfia
«Il mercato degli autobus mostra segnali contrastanti ad inizio anno. Nonostante un incremento complessivo dell’8,9% nel numero di autobus immatricolati a gennaio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024, il comparto mostra una dinamica piuttosto eterogenea – afferma Andrea Rampini, Presidente della Sezione Autobus di Anfia. Da un lato, si registra una crescita significativa nei segmenti turistici e scolastici, con aumenti rispettivamente del 141,4% e del 150%, così come il segmento dei minibus mostra un rialzo del 38,2%, ad indicare una crescente domanda di soluzioni di trasporto pubblico più flessibili. Dall’altro lato, il segmento degli autobus adibiti al tpl registra una contrazione del 28,9%. Per quanto riguarda le alimentazioni, è interessante notare il crescente peso del gas che raggiunge il 22% delle immatricolazioni a gennaio 2025, a fronte di un 19,4% dello stesso periodo dell’anno precedente. Parallelamente, le tecnologie elettriche e ibride continuano a guadagnare terreno, raggiungendo il 28% del mercato. In conclusione, osserviamo come il mercato degli autobus presenti un quadro complesso e dinamico. La crescita complessiva è un segnale positivo e di salute del comparto, ma è fondamentale continuare a supportare con investimenti pubblici l’innovazione e la sostenibilità del settore».