Sfiorate le 5.000 unità immatricolate: l’anno da record del mercato dell’autobus italiano. Più di 1.000 elettrici. Tutti i dati!
Se nel 2023 il mercato dell’autobus italiano sopra le 8 tonnellate aveva riconquistato la vetta dei quattromila, nel 2024 siamo andati a un passo dalla cima dei 5.000: dal primo gennaio al 31 dicembre 2024 in Italia sono stati immatricolati 4.920 pezzi, + 19,9% sullo scorso anno, secondo i dati messi a disposizione da Anfia. […]
Se nel 2023 il mercato dell’autobus italiano sopra le 8 tonnellate aveva riconquistato la vetta dei quattromila, nel 2024 siamo andati a un passo dalla cima dei 5.000: dal primo gennaio al 31 dicembre 2024 in Italia sono stati immatricolati 4.920 pezzi, + 19,9% sullo scorso anno, secondo i dati messi a disposizione da Anfia.
La fetta più corposa della torta è rappresentata dagli urbani, aumentati vertiginosamente (+73,9%) da 1.403 a 2.440, di cui ben 994 elettrici: ciò significa che 4 Classe I su 10 sono a batteria.
In calo, invece, i Classe II, che scendono dai 2.156 pezzi del 2023 al 1.796 del 2024 (-16,7%). Crescono del 25,1% i turistici: da 526 a 658, a riprova della ripresa di un comparto che si è scrollato di dosso anche gli ultimi malanni del Covid e del post-pandemia. Sei le unità in più degli scuolabus sopra le 8 ton: da 20 a 26.
Mercato autobus Italia 2024: la classifica dei costruttori
Iveco Bus ha sfondato il tetto delle 2.000 immatricolazioni, mettendo a referto 2.017 targhe, pari a una quota di mercato del 41% tondo-tondo. Seconda piazza per Daimler Buses, con il dato accorpato di Mercedes-Benz (608 pezzi) e Setra 112, per un market share pari al 14,7%). In grande spolvero Solaris, con 551 veicoli (11,2%). Ai gradini del podio Menarinibus, in ripresa dopo l’anno nero del 2023 e Otokar, protagonsita di un exploit: i due costruttori sono appaiati a quota 285 macchine piazzate (5,8% la quota di mercato). Dunque Scania con 181 (3,7%) e MAN con 163 al quale si sommano i 48 coach Neoplan (quota complessiva del 4,3%).
Sotto la soglia dei 100 ecco Karsan a 9, Isuzu a 82, Byd a 69, Temsa 61, Yutong a 58, Irizar a 54 (ma per il dato di Irizar bisogna considerare che nei 181 del Grifone sono contati i coach Irizar su telaio Scania), King Long a 49, Rampini a 48, Ayats e BMC a 42, Higer e Volvo a 22, Yaxing Cizaris a 5, Guleryuz e Van Hool a 4, TAM–Europe a 3, Vdl a 1 e 6 immatricolati come “altro”.
Le tipologie di alimentazione
Il diesel rimane la tecnologia di trazione dominante con 1.740 autobus, ma perde 600 pezzi rispetto al 2023 (quando erano 2.339). Il metano, invece, è protagonista di un momento d’oro: nel 2024 sono stati immatricolati 1.246 bus a gas (più 49 Lng), pari a una crescita del 76,5%.
Sono più di mille gli e-bus: 1.026 per essere precisi, sostanzialmente tutti urbani (994). E sono tanti anche gli Hybrid Electric Vehicle con motore diesel (772), mentre gli ibridi metano-elettrico si fermano a 43 pezzi. 44 sono invece gli autobus a idrogeno immatricolati.
Il mercato da Nord a Sud
Nel Sud e nelle isole sono arrivate la bellezza di 1.938 targhe sulle 4.920 sopra le 8 tonnellate, in crescita del 31,2% sul 2023. Molto bene anche il Centro Italia con 1.337: + 98,7% sul 2023 (erano 675). In leggera difficoltà il Nord Italia, che perde circa 300 unità: 981 nel Nord Ovest e 664 nel Nord Est (contro le 1.082 e le 871 del 2023).