Geely Group in Menarinibus: fake news?
Nelle ultime ore vi avevamo raccontato di un nuovo, ennesimo colpo di scena nella vicenda dell’ex Industria Italiana Autobus, ora Menarinibus, citando la notizia riportata da numerosi quotidiani locali campani e avellinesi, ovvero l’ingresso nel capitale sociale del costruttore italiano da parte del colosso cinese Geely Group (che avrebbe superato i connazionali di Ccig-Crrc). E, invece, pare – perché il […]
Nelle ultime ore vi avevamo raccontato di un nuovo, ennesimo colpo di scena nella vicenda dell’ex Industria Italiana Autobus, ora Menarinibus, citando la notizia riportata da numerosi quotidiani locali campani e avellinesi, ovvero l’ingresso nel capitale sociale del costruttore italiano da parte del colosso cinese Geely Group (che avrebbe superato i connazionali di Ccig-Crrc). E, invece, pare – perché il condizionale soprattutto in questa vicenda-odissea è d’obbligo – che non sia così: fonti ben informate smentiscono la notizia relativa ad un Cda tenutosi la scorsa settimana per valutare la proposta di partnership con il gruppo Cinese Geely. Infatti, non ci sarebbero riscontri reali su quanto riportato.
Inoltre, ci urge segnalare un comunicato sindacale di Atac Roma nel quale si chiedono lumi in merito ad una richiesta ricevuta dai vertici aziendali di sopperire con ricambi e personale proprio per garantire la funzionalità di mezzi forniti dall’ex IIA. Sostanzialmente, si andrebbe verso la re-internalizzazione delle attività di manutenzione abitualmente affidate a ditte esterne. Nella nota si legge che “è stato appreso che l’ingegneria della manutenzione bus ha invitato comunicazione ai veri responsabili di impianti per indicare le linee guida secondo le quali la manutenzione correttiva ai bus ancora in garanzia di fornitura IIA sarà affidata ai nostri (di Atac, ndr) operai”.
Chi è Geely Group
Geely Automobile Holdings Limited, fondata nel 1997, è un produttore di automobili basato a Hanhzhou, forte di 12 impianti produttivi e oltre 50.000 dipendenti. Da fine 2017 è azionista di Volvo Group e proprietario di Volvo Cars, con il quale ha avviato la joint-venture Lynk & Co, mentre dal 2018 è tra i soci anche di Daimler AG. Dal 2022, invece, detiene il 7,60% di Aston Martin.
Insomma, una realtà forte e ben radicata nel settore automotive, che ha al proprio interno la divisione Farizon, dedicata alla produzione di veicoli commerciali: heavy truck, light truck e small trucks, autobus, van. Per quanto concerne i torpedoni, sono 5 i modelli in gamma: 3 Classe I, un Classe II e un Classe III, tutti elettrici.