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Gerardo Marino, Amministratore Unico di MarinoBus, auspica un’inversione di marcia da parte del Governo. Sono necessarie, dice il numero uno di Marinobus, Ā«interventi concreti, ad esempio sulla leva fiscale, con lo scopo di generare un circolo virtuosoĀ»

Marinobus

ā€œIn relazione al varo del cosiddetto ā€œDL Rilancioā€ e alle possibili misure di sostegno al settore del trasporto e, in particolare, di quello su gomma e a lunga percorrenza dedicato ai passeggeri, ĆØ opportuna una precisazione. Appare evidente che tali provvedimenti siano non solo auspicabili ma assolutamente urgenti. Come Marinobus, con la Fase 2, abbiamo assicurato da subito la riattivazione dei principali collegamenti nel solco di quella missione di servizio pubblico che da sempre ispira la nostra azienda. Ma, inevitabilmente, ciĆ² ĆØ avvenuto a fronte di un notevole sacrificio organizzativo ed economico non sostenibile nel medio-lungo periodo. Ecco perchĆ© possiamo testimoniare che tali misure di sostegno sarebbero linfa vitale per lā€™intero comparto. Sarebbe auspicabile agire responsabilmente con interventi concreti, ad esempio sulla leva fiscale, con lo scopo di generare un circolo virtuoso che determini benefici unicamente per gli operatori affidabili, che fanno dellā€™efficienza dei collegamenti e del servizio davvero di qualitĆ  per i viaggiatori il loro obiettivo continuoā€ afferma Gerardo Marino, Amministratore Unico di MarinoBus.

DL Rilancio, la rivolta delle autolinee contro la bozza. Ā«Vogliono lasciarci morireĀ»

DL Rilancio, neanche un euro per le autolinee. O almeno, questo ĆØ ciĆ² che (non) prevede la bozza circolata in questi giorni. Un documento che si ĆØ giĆ  conquistato unĀ secco ā€˜noā€™ da parte del Comitato Bus Turistici Italiani. E grida di allarme si alzano anche daĀ FlixbusĀ e daĀ Simet.

autolinee bozza dl rilancio

Flixbus sulla bozza DL Rilancio

Ā«La nostra impressione ĆØ cheĀ il Governo stia scegliendo di lasciarci morireĀ insieme a tante aziende partner che si occupano di servizi di lunga percorrenza ā€“ cosƬĀ Andrea Incondi, managing director diĀ FlixbusĀ Italia -. Significa cancellare servizi essenziali per milioni di cittadini italiani. Insomma da quello che vediamo si sceglie di supportare chi ha giĆ  finanziamenti pubblici e si dimenticano tutti gli altri. Le regole della libera concorrenza verranno travolte. A fronte delle misure di contenimento, il Ministro De Micheli aveva dichiarato pubblicamente che lo Stato si sarebbe fatto carico di compensazioni per le aziende di trasporto. Avevamo ritenuto di dar valore a questa promessa, ma al momento non cā€™ĆØ niente. Neppure il minimo segnale di attenzione.

Simet sulla bozza di DL Rilancio: siamo preoccupati

La famiglia Smurra,Ā Simet, dichiara: Ā«Dopo lā€™uscita della bozza del nuovo decreto, si ĆØ levata una preoccupazione da parte di tutto il settore della lunga percorrenza e del turismo per le mancate misure per contrastare la crisi: tutto per il tpl,Ā ferrovie, aerei e monopattini. Noi di Simet Bus abbiamo giĆ  espresso diverse perplessitĆ , ma ora che si valuta la possibilitĆ  di riattivare i nostri servizi,Ā ci chiediamo quali siano le soluzioni concrete per tornare operativi. Abbiamo bisogno di un poā€™ di luce su aspetti molto importanti: capire, ad esempio, lā€™obbligo del distanziamento sociale che stimato nel ns settore trattasi del 60% del blocco alla vendita e quindi di posti a sedere che non venderemo mai, tenuto presente che invece i costi di percorrenza (autostrade, gasolio, personale, autostazione, manutenzione, assicurazioni, ammortamento etc), resteranno invariatiĀ».

Ā«Siamo preoccupati perchĆ© non sappiamo quali saranno gli scenari che riguarderanno tutta la parte sociale (dipendenti e imprenditori) a cui le imprese dovranno andare incontro ā€“ proseguono gli Smurra -. Per non parlare della responsabilitĆ  penale e civile che il datore di lavoro ha nei casi in cui il dipendente contragga la malattia da Covid-19. E quali tutele (ad oggi ignote) ha lo stesso datore qualora il dipendente contraesse la malattia al di fuori dellā€™orario lavorativo. PerchĆ© le conseguenze non potranno che essere solo ulteriori cause di lavoro con oneri indefiniti in merito a questo approccioĀ».Ā 

Comitato bus turistici, giudizio negativo

Ā«Il giudizio non puĆ² altro che essere totalmente negativoĀ». ha dichiarato Riccardo Verona del ComitatoĀ Bus turistici italiani. Un comitato che raggruppa circa 2o0 operatori di tutta la penisola per oltre 25 mila bus che percorrendo ogni anno 1,7 miliardi di chilometri e consumando circa 450 milioni di litri di carburante. Ā«Purtroppo apprendiamo che nella bozza del DL Rilancio, le istituzioni non hanno preso in considerazione il comparto dei bus turistici, linee commerciali e linee ministeriali, mentre hanno aiutato altri compartiĀ».Ā  Sicuramente, continua Verona,Ā  Ā«non ĆØ un bel segnale che lo Stato lasci sole le aziende piĆ¹ colpiteĀ».

Il DL Rilancio in pillole

Nessun fondo per le autolinee statali mentre si sostengono, per molti a ragione, il tpl, i treni e il trasporto aereo. In Italia la transizione energetica ĆØ arrivata al palo: chiusi i rubinetti per il finanziamento di mezzi alternativi, si ritorna al diesel. Ma non solo. Non un euro per il settore turismo mente il 5 per cento del finanziamento per il rinnovo del parco potrĆ  essere destinato a Ā«contenere i rischi epidemiologiciĀ», cioĆØ paratie ed affini. Tutto questo ĆØ contenuto in una bozza del DL Rilancio che dovrebbe vedere al luce in questi giorni. Ben 434 pagine dove il trasporto pubblico cattura una manciata di articoli.

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