MAN truck&bus Italia si è aggiudicata, in via provvisoria, la gara per la fornitura di 150 bus mild hybrid per Atm Milano. Si tratta di un contratto quadro con un primo applicativo di 60 unità da consegnare, presumibilmente, nel 2021. La gara, una prima per Atm in tema di mild hybrid, ha visto la partecipazione di MAN, Mercedes, Iveco e Vdl. La Stella si è piazzata sul secondo gradino mentre a Iveco è andata la medaglia di bronzo (qui l’offerta economica ha avuto un peso determinante). Vdl, invece, si è accontentata di chiudere il gruppo. Quella del gruppo olandese è parsa a tutti una presa di contatto con il terreno del ‘finanziato’. Non solo perché, ad oggi, Vdl non presenta a listino un modello ibrido ma anche perché in fase si gara l’olandese non ha previsto nessuna scontistica. E’ giusto ricordare però che Vdl ha totalizzato il secondo miglior punteggio tecnico (48) battuta solo da Iveco bus che ha totalizzato 61 punti, punteggio influenzato (anche) dal fatto che la stessa Iveco può contare su un struttura di assistenza post vendita più importante rispetto a quella di Vdl. A pesare sul risultato finale è stata l’offerta economica di Man che ha lasciato tutti a bocca aperta.

MAN ibridi per Atm Milano

Nel corso del 2019 la gara in oggetto era stata già pubblicata e provvisoriamente aggiudicata (quella volta a Solaris). Lo stesso tender, però, venne poi invalidato e riallocato nel 2020 (per dovere di cronaca è giusto ricordare che sul primo tentativo di Atm pesò anche il ricorso, depositato, di MAN).

MAN ibridi low floor 12 metri

I MAN per Atm sono tutti 12 metri low floor  presentano molti inediti rispetto alla precedente versione. Spicca  un’ampia piattaforma che fino alla porta centrale è priva di ingombri, avendo Man deciso di arretrare il serbatoio  e di spostare le batterie sotto al posto guida. L’abitabilità del vano passeggeri è favorita anche dalla scelta di sedili singoli provvisti di fissaggio a ‘cantilever’, ovvero agganciati a parete. Nel ridisegnare l’urbano del Leone i progettisti hanno rivolto la loro attenzione su economicità, comfort di marcia, tecnologia e design, fissando così nuovi standard per tutti i componenti, come ad esempio la nuovissima catena cinematica con sistema Man EfficientHybrid, la sospensione a ruote indipendenti sull’asse anteriore (è il primo autobus urbano Man con questa caratteristica) le funzioni di illuminazione realizzate a led o il nuovo interno del veicolo a struttura modulare.

La riduzione del peso

La riduzione della tara (quasi una tonnellata) riporta le tre cifre nella capienza totale dei passeggeri, nonostante i nuovi Lion’s City presentino rinforzi strutturali per l’omologazione Ece R66.02 (resistenza al ribaltamento) e per la rispondenza alla R29a (urto frontale della cabina guida). Il posizionamento verticale del nuovo motore D15 da 9 litri permette dietro un layout al top

Il soffitto interno è l’altro elemento di grande novità, in quanto realizzato in pezzo unico (preassemblato) e privo di intelaiatura, così da alleggerire la struttura e rendere più regolare la superficie. Il padiglione è anche il protagonista del nuovo concetto di illuminazione interna indiretta, composta da due strisce continue di lampade a led. Un sistema che probabilmente farà scuola.

MAN

Dall’esterno, salta all’occhio in particolare la linea laterale in vetro abbassata, in grado di rendere il veicolo dinamico e di migliorare anche i Life cycle cost (i tecnici del Leone promettono una diminuzione del 6,6 per cento rispetto al predecessore) in quanto facente parte di un rivestimento segmentato. La parte posteriore del veicolo è come la cover di uno smartphone, diventando così un inconfondibile segno distintivo sia nel nuovo Man Lion’s City che nel nuovo Man Lion’s Coach. Essa consente inoltre di accedere perfettamente ai diversi componenti.

Man EfficientHybrid al microscopio

Il nuovo motore D15 può essere integrato con il modulo Man EfficientHybrid, un sistema che, secondo le stime del Leone, consente di ridurre il consumo di carburante e le emissioni fino al 16%. Inoltre, la funzione di avvio e arresto di serie del sistema Man EfficientHybrid permette all’autobus di frenare in prossimità di fermate o semafori senza produrre il minimo rumore. Alla base di questo sistema vi è un alternatore collegato al motorino di avviamento e all’albero motore, ossia una macchina elettrica in grado di convertire l’energia meccanica in energia elettrica durante le frenate. L’energia recuperata viene quindi immagazzinata in un modulo Ultracap situato sopra il tetto del veicolo, molto più leggero e compatto di una batteria con capacità simile (è nascosto sotto il piccolo “sarcofago” al tetto, sulla parte sinistra del posteriore). L’energia accumulata nel modulo Ultracap viene sfruttata per alimentare il sistema elettrico di bordo indipendentemente dal tipo di trazione, consentendo non solo di alleggerire il motore diesel ma anche di spegnerlo quando il veicolo è fermo. Per riavviare il motore Man D15 in tempi rapidi è sufficiente invertire il funzionamento dell’alternatore collegato al motorino di avviamento e all’albero motore, mentre per dare l’impulso all’accelerazione è possibile ricorrere alla funzione Boost.

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