Il legame tra la vita prima del sisma e la nuova precaria condizione da sfollati corre sulle ruote degli autobus Contram. Nel maceratese, i mezzi dell’operatore non si limitano a garantire i collegamenti tra i vecchi luoghi di residenza e le strutture alberghiere che ospitano coloro che sono stati evacuati dai loro paesi: in molti, nelle ore immediatamente successive al sisma del 26 ottobre, nei bus forniti per l’emergenza hanno addirittura trovato un riparo per la notte. Ma c’è di più: nella sede dell’operatore di tpl (antisismica) di via Le Mosse ha trovato ospitalità l’intera macchina comunale di Camerino, che da lì governa l’emergenza di concerto con protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Ad oggi, una decina di veicoli movimenta circa quattrocento persone al giorno, grazie all’impegno di una trentina di dipendenti dell’impresa occupati a gestire l’insolito frangente.

La situazione è stata messa in luce dal giornale online www.cronachemaceratesi.it. Gli autobus partono ogni mattina da Grottamare, Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio, dove si trovano ora le persone sfollate, e le portano nei comuni di residenza, dove possono presentare pratiche, mandare avanti le attività, incontrare parenti. Ogni sera si compie il tragitto inverso. Nel frattempo, gli operai dell’officina Contram si danno da fare per riparare non solo i mezzi dell’azienda, ma anche quelli di altri gruppi impegnati nel soccorso.

(foto www.cronachemaceratesi.it)

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