Pianificazione territoriale intelligente e sostenibilità ambientale. Su questi due punti chiave si è basata la decisione della Commissione europea che ha eletto Lubiana modello di città sostenibile per il 2016. “Da una città che era in precedenza dominata dal traffico automobilistico – si legge nei verbali di Bruxelles – l’attenzione si è oggi spostata al trasporto pubblico e alle reti ciclabili e pedonali”. Una trasformazione durata 10-15 anni che ha portato la capitale slovena a contradditinguersi rispetto ad altre città europee più blasonate come Bristol (2015), Copenhagen (2014) e Nantes (2013), iniziando a riprogettare il centro storico, che oggi è in gran parte pedonale. Le autorità locali hanno puntato sulla mobilità dolce, trasporto pubblico, bike-sharing, piste ciclabili, aree verdi, pedonalizzazioni e incentivi per utilizzare l’auto il meno possibile. Particolare successo ha riscontrato il sistema Park and Ride che incentiva gli abitanti a lasciare l’auto in parcheggi in prossimità del centro ricevendo due biglietti dei mezzi pubblici. Grande valorizzazione è stata data anche al TPL: la flotta di mezzi pubblici è composta da 200 autobus, di cui tre elettrici, e gratuiti nell’area più centrale della città. Il trasporto pubblico copre ora moltissime parti della città e circa il 96% della popolazione vive in un raggio di 500 metri da una fermata dei mezzi. A conquistarsi il titolo di città più green d’Europa per il prossimo anno è stata Essen, ma per 2018 la “gara” è ancora aperta. Meglio portarsi avanti.

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