Lombardia. Il tpl torna al centro dell’agenda
I Presidenti di ANAV e ASSTRA Lombardia prendono atto con soddisfazione dell’attenzione dei Consiglieri Bruni, Ambrosoli, Busi, Mainini, Fossati Silvia, Alfieri, Alloni e Scandella, alla tematica delle risorse da destinare al settore del TPL, manifestata attraverso la mozione presentata nella seduta consiliare del 05/04/2016 ed approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. Con la mozione si chiede […]
I Presidenti di ANAV e ASSTRA Lombardia prendono atto con soddisfazione dell’attenzione dei Consiglieri Bruni, Ambrosoli, Busi, Mainini, Fossati Silvia, Alfieri, Alloni e Scandella, alla tematica delle risorse da destinare al settore del TPL, manifestata attraverso la mozione presentata nella seduta consiliare del 05/04/2016 ed approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. Con la mozione si chiede alla Regione Lombardia di liberare risorse proprie da destinare al settore del TPL e di dare priorità all’adozione del costo standard per realizzare una distribuzione più equilibrata delle risorse tra i vari territori e fra le diverse modalità di trasporto. In numerose occasioni, e recentemente anche nel convegno organizzato ad ottobre 2015 da Asstra e Anav lombardia dal titolo “Trasporto locale: sviluppo o sopravvivenza? Il contesto lombardo: domanda in crescita e riduzione delle risorse”, le associazioni hanno denunciato l’insufficiente ammontare di risorse che Regione Lombardia riceve dallo Stato, pur registrando da anni una crescente domanda di mobilità da parte dei propri cittadini. Un primo livello di criticità rilevante del sistema TPL lombardo a cui si aggiunge un secondo che peggiora significativamente una situazione già deteriorata: a livello regionale è infatti evidente e obiettivo lo squilibrio che pesa sul criterio storico adottato da Regione nella distribuzione delle risorse, scarse. La mancata introduzione dei costi standard ha accentuato negli ultimi anni lo squilibrio nella ripartizione delle risorse destinate al TPL – di gran lunga è il comparto che trasporta ogni giorno la maggioranza dei cittadini lombardi – accentuato anche nella ripartizione delle risorse destinate dalla Regione Lombardia agli investimenti. Tale dislivello, che persiste da diversi anni, è stato favorito dalla carenza di monitoraggio e programmazione delle reali esigenze di mobilità dei cittadini da parte dei decisori politico/amministrativi regionali; si sono così stratificate, in alcune aree e direttrici, situazioni caratterizzate da un’offerta ferroviaria sovradimensionata rispetto alla reale domanda di mobilità, che potrebbe essere adeguatamente soddisfatta da un servizio su gomma più economico e flessibile, a favore anche dell’interscambio modale tra vettori. La situazione è critica anche per quanto riguarda il rinnovo del parco autobus dove le risorse previste sui prossimi 5 anni sono sufficienti a sostituire complessivamente solo il 5% del parco mezzi, che attualmente ha già un’età media di 12 anni a fronte di quella europea di 7. Infine, la maggior parte delle aziende di TPL in Lombardia sono in proroga di contratto di servizio, ormai scaduto da anni, e gli Enti Locali a causa della delicata situazione economico/finanziaria, spesso non riescono a riconoscere alle Aziende l’intero corrispettivo contrattualmente pattuito per l’erogazione del servizio di TPL. I Presidenti di ANAV e ASSTRA Lombardia, partendo quindi da uno scenario caratterizzato da molteplici criticità, sufficienti – ove non opportunamente corrette – ad indebolire drammaticamente il sistema in modo irreparabile, rinnovano con forza la richiesta di agire con fermezza a livello nazionale (dove l’attenzione dei numerosi parlamentari lombardi è del tutto carente, in particolare a fronte della ben diversa attenzione riservata al tema da parte dei parlamentari di altre Regioni) e sul territorio lombardo. Le Associazioni chiedono quindi che Regione Lombardia accolga la mozione del Consigliere Bruni e di tutto il Consiglio Regionale, procedendo senza indugio ad individuare al suo interno le risorse sufficienti a garantire un servizio di TPL all’altezza delle esigenze di mobilità dei cittadini lombardi.