L’ANFIA RESTA ALL’OMBRA DELLE DUE TORRI
Cambia il Presidente del gruppo Autobus dell’Anfia ma le tracce conducono sempre sulla via Emilia anzi, per la precisione, in via San Donato a Bologna, quartier generale di Bredamenarinibus. L’avvicendamento al vertice riguarda infatti l’élite manageriale dell’azienda in orbita Finmeccanica: la palla è passata dai piedi di Caludio Monelli, Responsabile commerciale, a quelli di Giovanni […]
Cambia il Presidente del gruppo Autobus dell’Anfia ma le tracce conducono sempre sulla via Emilia anzi, per la precisione, in via San Donato a Bologna, quartier generale di Bredamenarinibus. L’avvicendamento al vertice riguarda infatti l’élite manageriale dell’azienda in orbita Finmeccanica: la palla è passata dai piedi di Caludio Monelli, Responsabile commerciale, a quelli di Giovanni Pontecorvo, Cavaliere della Repubblica e Presidente esecutivo della stessa azienda.
Una vita in Breda, quella di Pontecorvo, 64 anni e una professionalità spesa in ambito dirigenziale: nel 1971 si insedia nell’ufficio Direzione Relazioni Internazionali della Finanziaria Breda, di cui diventa responsabile delle relazioni istituzionali. Il cursus honorum prosegue tra Breda Costruzioni Ferroviarie, Breda Energia e Nuova Breda Fucine, fino a diventare nel 1996 Senior Vice President di AnsaldoBreda fino al 2007.
Segue la prima dichiarazione di Pontecorvo nelle sue nuove vesti: «Sono molto lieto di ricevere questo incarico in cui mi impegnerò puntando, prima di tutto, sulla strategia del gioco di squadra. Agendo in una logica associativa, dobbiamo insistere nella sensibilizzazione delle Istituzioni sul valore della nostra industria, che vanta una gamma di prodotti tecnologicamente all’avanguardia e ai massimi livelli qualitativi in ambito internazionale. Un alto potenziale produttivo» ha proseguito Pontecorvo «che rimane inespresso in una situazione di mercato chiaramente allarmante, basti pensare che nel 2012 le immatricolazioni di autobus risultano in calo del 30,4 per cento rispetto al 2011 e del 52 per cento rispetto al 2007, con conseguenze estremamente negative in termini di impatto ambientale e anzianità del parco circolante, per gli autobus urbani la media è passata da 7,9 anni nel 2006 a 11 anni nel 2011. Auspichiamo che il prossimo Governo abbia come priorità un serio piano di rilancio dell’economia e di sostegno dei livelli occupazionali del Paese, intervenendo anche sull’adeguamento delle infrastrutture stradali agli standard europei».