La filiera turistica contro gli aumenti dei ticket bus a Roma
Una cordata di associazioni delle imprese di trasporto turistico con autobus, delle agenzie viaggi e degli albergatori si è riunita in comitato per urlare un forte “no” alle ipotesi di aumenti delle tariffe per l’accesso dei bus turistici al centro di Roma. I circa 8mila operatori della filiera, allarmati dagli annunci della giunta Raggi, che […]
Una cordata di associazioni delle imprese di trasporto turistico con autobus, delle agenzie viaggi e degli albergatori si è riunita in comitato per urlare un forte “no” alle ipotesi di aumenti delle tariffe per l’accesso dei bus turistici al centro di Roma. I circa 8mila operatori della filiera, allarmati dagli annunci della giunta Raggi, che ha annunciato l’intento di elevare i ticket bus nella capitale, si stanno mobilitando. La tematica è stata oggetto, nelle scorse settimane, di un’interrogazione parlamentare e di una dura presa di posizione da parte di Giuseppe Vinella, presidente di Anav. Il comitato ha chiesto ha chiesto un incontro alle istituzioni competenti per aprire un tavolo di confronto sulla mobilità turistica a Roma.
«La scelta di interdire o disincentivare l’accesso dei bus turistici al centro città può rivelarsi fatale. Non si può chiedere ai turisti di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per muoversi all’interno della città e raggiungere i siti di interesse: sono ampiamente note, e certamente non superabili nel breve volgere di qualche mese, le carenze ed inefficienze del servizio di trasporto pubblico di Roma»: così esordisce la nota inviata dal sodalizio di associazioni che comprende Anav, Asstra, Federlazio, Fita Cna, Anc, Emet, Fiavet, Federalberghi. «Non si possono commettere errori, la crisi economica non è superata e pesa sui bilanci degli operatori: eventuali modifiche al vigente piano bus devono essere dirette ad incentivare e non ad ostacolare i flussi turistici, a cui è legata buona parte dell’economia e dell’occupazione della Capitale»