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Itabus è ancora allo stadio di indiscrezione, ma intanto è stato varato il primo aumento di capitale. Risale ad aprile la notizia che l’ex amministratore delegato di Italo (e attuale vicepresidente), Flavio Cattaneo, fosse in procinto di lanciare una nuova realtà del settore della lunga percorrenza in autobus. Il nome? Itabus. Una newco che si arricchisce di soci, legati proprio alla compagine di Italo.

Montezemolo tra i soci

Nei giorni scorsi, il portale ItaliaOggi ha riportato la notizia del primo aumento di capitale per la newco Itabus, per il valore di “di nominali 760 mila euro con un sovrapprezzo di 24 milioni”. Questa operazione, secondo la testata, avrebbe di fatto ridotto la quota di Cattaneo al 30 per cento e portato all’ingresso in società, con quote paritetiche, la Mais, cassaforte finanziaria di Isabella Seràgnoli, la Glp di Gianni Punzo e del figlio Lucio, la Dbus del costruttore Angelo Donati (fra l’altro marito di Milly Carlucci) e la Gi Globinvestment Ltd, braccio finanziario inglese di Luca Cordero di Montezemolo e del figlio Matteo. Quattro realtà presenti con quote del 17,5 per cento ciascuna.

Il cda è composto da Cattaneo, Luca Cordero di Montezemolo, Donati, Maurizio Petta, Lucio Punzo, Francesco Fiore ed Enrico Zampone.

Itabus in rampa di lancio?

Secondo quanto circolato in aprile, Cattaneo starebbe per «avviare un’iniziativa per il trasporto su gomma da perseguirsi attraverso una società per azioni denominata Itabus». A tale scopo Cattaneo «ha costituito col suo veicolo Essecieffe Investment la Partind Cinque, di cui Elisabetta Colacchia è amministratore unico». Di cosa si occuperebbe Itabus? Semplice: «pianificazione, organizzazione ed effettuazione di servizi di autolinee internazionali e nazionali», «noleggio da rimessa di autobus», «gestione di parcheggi e autorimesse per autobus».

Il mercato della lunga percorrenza su gomma si arricchisce di un nuovo soggetto. Itabus non ha ancora dichiarato quale sarà il modello sui cui pianificherà la propria azione. Si appoggerà su vettori privati, come ha fatto Flixbus, ho acquisirà aziende presenti sul territorio?

Itabus, l’ex ad di Italo verso la fondazione

Itabus. Un nuovo player potrebbe inserirsi nel breve termine sulla scena della lunga percorrenza in bus. Secondo quanto riportato su “Italia oggi”, l’ex amministratore delegato di Italo Flavio Cattaneo starebbe per lanciare Itabus. Un’indiscrezione, quella pubblicata sul quotidiano economico, che per ora non gode di conferme.

Italo e Itabus

Itabus in rampa di lancio?

Cattaneo, attualmente vicepresidente e azionista di minoranza di Italo, starebbe per «avviare un’iniziativa per il trasporto su gomma da perseguirsi attraverso una società per azioni denominata Itabus». Secondo la notizia riportata sul quotidiano e ripresa da Clickmobility, Cattaneo «ha costituito col suo veicolo Essecieffe Investment la Partind Cinque, di cui Elisabetta Colacchia è amministratore unico». La newco avrebbe un capitale sociale di partenza di 240mila euro e sarebbe aperta all’allargamento a nuovi soci. Ma di cosa si occuperebbe Itabus? Semplice: «pianificazione, organizzazione ed effettuazione di servizi di autolinee internazionali e nazionali», «noleggio da rimessa di autobus», «gestione di parcheggi e autorimesse per autobus».

Itabus è l’anti-Flixbus?

Il sito di Itabus, ad oggi, è ancora in costruzione e la sede operativa ancora non è stata dichiarata. La mission aziendale di Itabus, comunque, è invece chiara: creare una compagnia di autobus turistici made in Italy in grado di fare la concorrenza a Flixbus e di fare integrazione alle tratte ad alta velocità presenti in Italia. Itabus èla nuova società di trasporto i cui pullman invaderanno tra circa un anno e mezzo, strade e autostrade del Belpaese, e non solo. La nuova società lancerà il servizio nel 2021. Il network, in fase di studio, non è ancora stato definito ma Itabus punta a diventare il primo operatore italiano di pullman turistici su tratte nazionali, sia di tipo locale che interregionale, con alcuni percorsi anche di tipo internazionale.

I nuovi autobus Itabus non percorreranno, probabilmente le tratte già coperte dall’alta velocità. Non ci sarà, quindi, concorrenza gomma-ferro sui percorsi dove oggi già sfrecciano i treni superveloci. Piuttosto i mezzi di Itabus copriranno tutte quelle tratte utili a portare passeggeri negli hub italiani dell’alta velocità. Qualche ipotesi? Frosinone-Roma, Bari-Salerno, Bergamo-Brescia.

I nuovi mezzi offriranno un servizio superiore a buona parte degli operatori attuali. Sono ancora ipotesi ma si pensa a ristorazione ed intrattenimento a bordo oltre che ad un possibile collegamento wi-fi. A terra potrebbero essere realizzati uffici in stile ferroviario: con front office per l’assistenza clienti e punti fisici di vendita di biglietti sparsi in tutta Italia. E’ prevista anche la possibilità di svolgere servizi di trasporto per scuola bus e persone disabili.

Il cda di Itabus è composto da Luca Cordero di Montezemolo, Lucio Punzo, Angelo Donati (marito di Milly Carlucci), Francesco Fiore, Maurizio Petta e Flavio Cattaneo. Il ruolo di ad sarà ricoperto da Enrico Zampone e il presidente sarà Elisabetta Colecchia. In tutto, 5 soci e 8 amministratori. La società è stata costituita ufficialmente l’8 aprile 2019 con un capitale sociale di un milione di euro e un patrimonio di 25 milioni. La Partind Cinque srl, la scatola finanziaria di Cattaneo, detiene il 30% delle quote, la Glp dei Punzo, la Gi Globinvestment Ltd dei Montezemolo e la Dbus di Donati detengono il 17,5% ciascuna.

Arriva Blablabus, si chiude la parentesi Busitalia Fast

Quello di Itabus sarebbe un nuovo ingresso in un settore dominato da Flixbus e recentemente “assaltato” anche da Blablacar, con la nascita di Blablabus. È stato segnato da insuccesso, invece, il progetto Busitalia Fast lanciato dalla controllata di Fs insieme a Simet. A inizio marzo Fs ha ceduto le quote di Busitalia Fast al gruppo Simet della famiglia Smurra, segnando la fine di un percorso iniziato il 26 aprile 2017 con l’annuncio della partnership al Bus2bus di Berlino.

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