Colpo di scena, l’ennesimo, nella vicenda della crisi e della cessione delle quote statali di Industria Italiana Autobus, che sembrava essere a un passo dal passare nelle mani di Seri Industrial

E invece, a seguito dell’ultimo incontro tenutosi a Roma, al ministero del Made in Italy di Adolfo D’Urso, tra il governo e i sindacati (al faccia a faccia hanno partecipato anche i deputati Toni Ricciardi e Carlo Calenda e, in rappresentanza della segretaria nazionale del Pd, Sandro Ruotolo), lo stesso titolare del dicastero ha annunciato la sospensione della trattativa per la cessione delle quote di maggioranza – quelle ancora oggi in capo a Leonardo e Invitalia – al partner privato, concedendo(si) altre tre settimane di tempo per decidere il futuro di IIA e dei suoi dipendenti di Bologna e Flumeri.
Un lasso di tempo utile per verificare la disponibilità di altri soggetti, anche internazionali, interessati a subentrare in società.

Quest’ultima è una via fortemente caldeggiata dalle sigle sindacali, che spingono anche per non privatizzare Industria Italiana Autobus, per la quale si auspicano un futuro in parte pubblico. Con la cessione delle quote alla realtà della famiglia Civitillo, invece, il 95% delle quote di IIA sarebbe stato privatizzato.

   

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